In ogni iPhone c’è un chip Radio FM disattivato. La FCC, l’equivalente USA della nostra Autorità per le Telecomunicazioni, vorrebbe renderlo funzionante per tutti.
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Molti smartphone di oggi, inclusi quelli Apple, hanno un ricevitore Radio FM incluso nel modem LTE, ma produttori e carrier preferiscono tenerlo disattivato per costringere gli utenti a rivolgersi esclusivamente ai più lucrosi servizi via Internet e in streaming. Secondo un recente studio, il 44% dei telefoni più venduti negli Stati Uniti ha la Radio FM funzionante: il 94% dei dispositivi con chip radio dormiente, invece, è costituito da iPhone.
“Si potrebbe fare molto di meglio” dicono dalla FCC. “Ci sembra strano che ogni giorno si senta di nuove app che fanno fare qualcosa di innovativo, eppure questi miracoli della tecnologia non consentono di abilitare una funzionalità chiave offerta nel 1982 da un Walkman Sony.”
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L’attivazione del chip radio su tutti gli smartphone porterebbe diversi benefici agli utenti, e non soltanto a livello d’intrattenimento. Il chip Radio FM, infatti, consuma pochissima batteria, non impatta sui dati ma soprattutto è in grado di ricevere trasmissioni di emergenza anche senza connettività cellulare. In pratica, non è più soltanto lo sfizio d’un manipolo di utenti: sta diventando una questione di sicurezza nazionale.
“Basterebbe la questione della sicurezza pubblica da sola per giustificare l’attivazione dei chip” afferma il responsabile dell’ente. Ma per ora, nessuna pressione sarà fatta alla Casa Bianca. L’idea è di restare sul campo della moral suasion, nella speranza che il libero mercato colga l’occasione. O faccia orecchie da mercante, a seconda.