Continua la scia di commemorazioni postume dedicate all’indimenticabile iCEO. Dopo il Grammy ritirato da Eddie Cue e gli allori di Fortune, Steve Jobs ha è stata insignito del premio STAR presso la Camera di Commercio di Cupertino.
Qualche lacrima (rigorosamente soffocata come da rito) nonché un breve tributo video con l’immancabile discorso a Stanford. In questo clima, il portavoce Apple Michael Foulkes ha ritirato il premio nella giornata di ieri. “Steve ha sempre odiato i premi, specialmente quelli rivolti a lui, quindi sarò veloce” ha esordito Foulkes, gettandosi poi nei ricordi.
Jobs considerava la tecnologia come una sorta di “bicicletta mentale”, ovvero uno strumento attraverso il quale migliorare la vita delle persone e le persone stesse. Questa filosofia pervade ora tutta Apple, ma la speranza è che duri “per molte generazioni ancora.” E lo stesso Campus “a forma di nave spaziale” attualmente in costruzione è stato “progettato come un prodotto” per diventare una “meraviglia dell’ingegneria, in grado di rivaleggiare con qualunque costruzione sul pianeta. Steve stesso si è impegnato fino alla fine affinché diventasse l’eredità di Apple per Cupertino.”
Il premio annuale, chiamato STAR (“Service Teamwork Achievement Recognition”) e oramai alla sua 55esima riedizione, vuole essere un riconoscimento per quanti hanno fornito un impagabile servizio per la comunità e hanno al contempo mostrato doti eccezionali di leadership.