Un numero considerevole di produttori di ultrabook sono di fatto costretti a cercare materiali per chassis alternativi a quelli utilizzati da Apple. Quello generalmente preferito da tutti i produttori è un ibrido di magnesio-alluminio, dal momento che gli ultrabook devono essere più sottili di 0,8″ pur mantenendo una certa resistenza ai danni. La creazione di una scocca di questo materiale richiede anche Torni CNC (a controllo numerico), il cui costo è proibitivo per molti fornitori.
Due aziende, Foxconn e Catcher, si stima ne abbiano più di 10.000 ciascuna: le due aziende che forniscono ad Apple, tra l’altro, le scocche. Significa che l’azienda di Cupertino, da solo, satura il mercato di questi dispositivi e impone alle altre aziende di competere tra loro per spartirsi le poche unità rimaste in circolazione. Tutte le aziende che hanno cominciato a cercare altre soluzioni sembrano convergere alla fibra di vetro, che offre un costo accettabile e una buona durabilità, necessarie per competere con magnesio e alluminio.
Ogni foglio di fibra di vetro è da a 0 più economico, sostiene l’azienda specializzata Mitac Precision. Consentendo di salvare circa 0 sul costo totale di costruzione di un singolo ultrabook. La notizia positiva per gli acquirenti di PC è che potrebbero ottenere uno sconto da 0 a 00 sul prezzo finale del prodotto. Senza considerare ciò di cui vi parlavo ieri.
Il problema delle scocche attualmente non riguarda soltanto gli ultrabook. Le aziende manifatturiere non sanno come modificare la loro linea di produzione da quella basata sull’assemblaggio di pezzi diversi a quella basata sulla progettazione unificata del prodotto. Il problema finale potrebbe essere proprio il prezzo.
[Via Electronista]