L’anno scorso, durante il WWDC, Steve Jobs annunciò la migrazione verso i processori Intel. La data di inizio della transizione venne indicata nel giugno del 2006, quando sarebbero dovuti uscire i primi MacIntel.
Ad oggi, maggio 2006, non solo quasi tutta la gamma hardware (tranne Powermac e Xserve) è già dotata dei processori di Santa Clara, ma tutto il software prodotto a Cupertino è in versione Universal Binary, ovvero gira nativamente su piattaforma X86.
In più, come nota Macworld, secondo un censimento della stessa Apple, le applicazioni terze in formato universale sono quasi 2000.
Non è una prova statisticamente significativa, ma se guardo il mio Dock, su 28 applicazioni rappresentate, solo 3 non sono universali, ovvero Toast 7, Photoshop e Rapidweaver. Non male direi…
L’anticipo sulla tabella di marcia ufficiale è impressionante, e rende assai meno cruenta la transizione.
Vi confesso che mi aspettavo un lago di sangue analogo al passaggio 9/X, ma sono più che felice di essere smentito dai fatti…