Se ne parlava già nei mesi scorsi, ma ora il fenomeno sta raggiungendo picchi notevoli. In pratica, sul mercato il prezzo dell’Apple TV di seconda generazione -quella che si fermava a 720p, per capirci- supera di diverse volte quello del modello più recente dotato di output a 1080p. Per quest’ultimo infatti non esiste ancora una soluzione di jailbreak.
Prima o poi Apple dovrà decidersi a rendere più completo il suo set top box, che così com’è mette assieme epici cavalli di battaglia tipo AirPlay con lacune inammissibili sul formato dei file supportati. E così, se negli USA un’Apple TV di ultima generazione si acquista con meno di 90$, il modello precedente arriva a superare i 230$ su Amazon e eBay.
Il fatto è che per ora non esiste alcun tool in grado di praticare il jailbreak sulla terza generazione di Apple TV; cosa che renderebbe possibile l’estensione della quantità di codec supportati, l’installazione di un browser, e l’aggiunta del supporto ai backup su Cloud, ai sottotitoli e a molto altro.
La buona notizia comunque è che qualcosa si sta muovendo:
C’è un gruppo di individui in gamba e telentuosi che lavorano ad un progetto che potrebbe portare ad un qualche tipo di jailbreak utilizzabile sull’Apple TV di terza generazione. Se da una parte però è impossibile stabilire una tempistica, restiamo ottimisti sul fatto che il jailbreak sarà una cosa fattibile in futuro.
E la stessa FireCore, la società dietro Seas0nPass, aTV Flash e MiRow, è già al lavoro su versioni aggiornate dei propri software in attesa che il jailbreak diventi una realtà. Come dire, fermento ed entusiasmo non mancano: occorrerà solo tanta pazienza.