Per quanto possa sembrare assurdo, arriverà un giorno in cui anche iPhone diventerà obsoleto; superato e reso superfluo da qualche tecnologia che neppure immaginiamo. Come è accaduto per iPod, i computer Tower da scrivania, i lettori MP3, i lettori DVD, il Fax e il videoregistratore, anche il telefono di Apple sarà spazzato via da qualcosa di migliore. Quel qualcosa potrebbe essere di Microsoft, e forse non sarà neppure un telefono. Seguite il ragionamento.
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L’iPhone di Apple è un dispositivo multifunzione che ha rivoluzionato il modo in cui la gente lavora, gioca, naviga in internet e comunica. È diventato così popolare e indispensabile che ha sostituito molti altri accessori, come macchine da scrivere, fax, fotocamere, console portatili, navigatori GPS e computer.
Una delle principali funzionalità dell’iPhone è la possibilità di scattare foto e registrare video. Grazie alla fotocamera posteriore di alta qualità, si può catturare immagini nitide e dettagliate che rivaleggiano con le attrezzature professionali. Ci sono anche opzioni di regolazione manuale, come l’esposizione, la messa a fuoco e la velocità dell’otturatore. Inoltre, l’iPhone dispone anche di una fotocamera frontale che permette di scattare selfie o di effettuare videochiamate con amici e parenti.
L’iPhone ha anche sostituito le macchine da scrivere con la sua tastiera virtuale, che è superiore perché include anche funzionalità di correzione automatica e di suggerimento testuale.
Inoltre, l’iPhone è diventato una console portatile con migliaia di giochi disponibili sull’App Store di Apple, una grafica potente e un audio di alta qualità, per un’esperienza di gioco più coinvolgente e immersiva.
Gli smartphone hanno anche sostituito i navigatori GPS. Grazie al suo sistema di posizionamento globale (GPS), è possibile trovare facilmente la strada giusta senza perdersi mai. Il tutto mentre conversate con gli amici, scaricate i dati del traffico in tempo reale, monitorate la domotica di casa e molto altro.
E questa è anche la ragione per cui siamo disposti a pagare cifre sempre più importanti per averne uno; e con iPhone 15 toccheremo nuovi livelli di spesa che un tempo sarebbero sembrati inconcepibili. Considerate che il prezzo di uscita del primo iPhone era di “appena ” 499 dollari; niente, in confronto ai 1.000€ minimi che servono oggigiorno, eppure al tempo si gridò allo scandalo.
Dove Punta Microsoft
Microsoft ha investito ben 10 miliardi di dollari in OpenAI, la società che produce ChatGPT. Questo investimento fa parte della terza fase della partnership a lungo termine, e le dà accesso a tutte le più importanti tecnologie passate, presenti e future prodotte da OpenAI.
Ciò ha portato alla creazione di Bing Chat, il chatbot intelligente di Microsoft basato su ChatGPT, e alla sua integrazione all’interno del browser Edge e in Skype. Come abbiamo avuto modo di raccontare, l’intelligenza artificiale presenta innumerevoli vantaggi, perché permette di migliorare l’efficienza, l’esperienza utente e la sicurezza, portando a una maggiore competitività e crescita per le aziende che la utilizzano. La AI può essere sfruttata per:
- Automazione di processi: l’IA può automatizzare processi ripetitivi e noiosi, aumentando l’efficienza e riducendo gli errori umani.
- Prestazioni migliorate: l’IA può analizzare grandi quantità di dati in modo più preciso ed efficiente rispetto alle capacità umane, portando a prestazioni migliorate in vari campi.
- Maggiore velocità di elaborazione: l’IA può elaborare grandi quantità di dati in tempo reale, permettendo alle aziende di prendere decisioni più rapide e migliori.
- Personalizzazione: l’IA può analizzare i dati sui comportamenti e le preferenze degli utenti e fornire esperienze personalizzate e rilevanti.
- Rilevamento di anomalie: l’IA può rilevare e segnalare anomalie o attività sospette in tempo reale, fornendo una maggiore sicurezza e protezione.
- Riduzione dei costi: l’IA può automatizzare molti processi che richiederebbero altrimenti una grande quantità di tempo e risorse umane.
- Miglioramento dell’esperienza utente: l’AI può migliorare l’esperienza dell’utente attraverso l’uso di chatbot, assistenti vocali e altri strumenti per la comunicazione. Potrebbe essere una manna dal cielo per gli utenti con disabilità.
- Affrontare situazioni complesse senza errori: Ne sono un esempio le auto a guida autonoma che riescono ad evitare gli incidenti dovuti a disattenzione, sonnolenza o distrazione.
Insomma, l’Intelligenza Artificiale è il futuro e, con i suoi investimenti, Microsoft si è posizionata in testa a Big Tech; soprattutto Apple che al momento sembra sospesa in un limbo di attesa. Ma come si fa a infilare una tecnologia tanto complessa in un dispositivo portatile? Sembra impossibile, ma l’hanno già fatto.
ChatGPT su Smartphone?
Partiamo da un assunto in cui crediamo profondamente: presto i vostri smartphone e laptop avranno ChatGPT o una qualche forma di Intelligenza Artificiale integrata. E infilare una tecnologia del genere direttamente sul dispositivo, bypassando i server delle società come OpenAI, ci fornisce tre fondamentali vantaggi:
- Privacy: Molte società come JP Morgan, Verizon e Amazon hanno già vietato l’uso di ChatGPT in azienda; se invece l’AI, personale o aziendale, gira direttamente sul dispositivo, i dati non vanno da nessuna parte e tutto resta sul dispositivo, non sul cloud.
- Personalizzazione: In futuro le AI saranno addestrate sulle specifiche esigenze di aziende e persone; l’addestramento di una AI tuttavia è molto costoso in termini di risorse, dunque non ci saranno miliardi di AI diverse. Ma di sicuro, ce ne saranno abbastanza da venire incontro alle necessità della maggior parte degli utenti.
- Velocità d’esecuzione: Se non dipende da Internet, funziona sempre, alla massima velocità possibile e a prescindere da dove ci si trova.
LLaMA Experiments
Ma siamo tecnicamente in grado di far girare ChatGPT su qualcosa che non sia un Data Center? In realtà sì. Nei mesi scorsi, Meta (la casa madre di Facebook) ha rilasciato un gruppo di modelli di modelli linguistici chiamati LLaMA (Large Language Model Meta AI) e potenti quanto ChatGPT-3.
Si tratta di un progetto all’avanguardia per permette ai ricercatori di “far progredire il loro lavoro in questo sottocampo dell’AI. Modelli più piccoli e più performanti come LLaMA consentono ad altri nella comunità di ricerca che non hanno accesso a grandi quantità di infrastrutture di studiare questi modelli, democratizzando ulteriormente l’accesso in questo campo importante e in rapida evoluzione.”
“Come altri modelli linguistici di grandi dimensioni, LLaMA funziona prendendo una sequenza di parole come input e predice una parola successiva per generare ricorsivamente il testo. Per addestrare il nostro modello, abbiamo scelto il testo tra le 20 lingue con il maggior numero di parlanti, concentrandoci su quelli con alfabeti latino e cirillico.”
Dopo solo 3 settimane dal rilascio, smanettoni e ricercatori sono riusciti a far girare LLaMA su un MacBook Pro M1, poi su un Google Pixel 6 e infine addirittura su un economico Raspberry Pi con 4 volgarissimi Gigabyte di RAM. E una versione gira anche su iPhone 14. Su MacBook Pro sono riusciti addirittura a far sintetizzare con la voce di Siri le risposte dell’Intelligenza Artificiale. Siri, su una macchina così configurata, non è più inutile.
Ma mentre Apple sta alla finestra -o forse affina le armi in attesa di calare l’asso a giugno, col WWDC 2023- Microsoft sta facendo passi rapidi in una specifica direzione che potrebbe cambiare l’intera industria.
Renderà iPhone obsoleto e non sarà un telefono
Pensateci un attimo. Quando si ha a disposizione un’Intelligenza Artificiale sufficientemente sofisticata da comprendere quello che diciamo, elaborare su dispositivo le richieste dell’utente e infine fornire una risposta a voce esauriente, ricca di dettagli ma mai pleonastica, a cosa servono tastiera, mouse e pulsanti fisici? Tutto quel che ci vuole è un dispositivo compatto dotato di schermo, casse e microfono, e connesso a Internet.
Ecco perché diciamo che Microsoft potrebbe lanciare un “MicroPhone” entro la fine dell’anno. Un telefono cioè dotato di intelligenza artificiale il cui funzionamento sia basato al 90% su Assistente Vocale. Un prodotto che non richieda di digitare nulla, mai, e che sia in grado di comprendere richieste complesse tipo: “Quando arrivo a casa, accendi tutte le luci, tira su le tapparelle, avvia musica lounge e avvisa Rossella che sono arrivato.”
Potrebbe essere un gingillo piccolo e dotato di schermo, e in un certo senso somiglierà ad uno smartphone, ma sarà talmente tanto diverso e talmente più potente che la telefonia sarà l’ultima delle sue funzionalità; o per meglio dire, una delle tante che lo qualificano, e forse neppure la più importante.
Una possibile obiezione a questo scenario è che Microsoft ha già fallito nel campo della telefonia mobile, e questo è vero. La società di Redmond ha tentato di entrare nel mercato dei cellulari con il suo sistema operativo Windows Phone, ma non ha avuto successo sul lungo termine. E tra le ragione principali del flop c’era sicuramente lo scarso interesse degli sviluppatori e la cronica mancanza di app: a causa del basso numero di utenti, molti sviluppatori non hanno sviluppato app per la sua piattaforma. Ciò ha limitato la scelta delle app disponibili, rendendo meno allettante l’acquisto di un dispositivo Windows Phone rispetto ai dispositivi Apple o Android. Il resto è storia.
Ma con ChatGPT sul dispositivo, basterà esprimere a voce quel che si desidera, e il dispositivo eseguirà all’istante. L’AI con le sue estensioni e i plugin diventa l’Anello per ghermirli tutti, e ciò ha il potenziale per distruggere l’ecosistema Apple. Perché nessuno avrà più bisogno di 50 applicazioni: ogni comando impartito è un’applicazione a sé stante, una “app usa e getta” che smette di esistere nel momento in cui termina l’esecuzione. E come iPhone al posto della stilo usava il “miglior sistema di puntamento al mondo” (cioè il dito), la prossima rivoluzione digitale potrebbe sostituire il Touch con la voce.
Non sappiamo quel che accadrà, né se sarà Microsoft a rendere iPhone obsoleto; quel che possiamo dire però è che siamo di fronte a una rivoluzione gigantesca, e vi garantiamo che da adesso in poi nulla sarà come prima.
Image courtesy CiP