Con i suoi spot, Apple di recente è arrivata fino in Cina. Una tradizione che ormai va avanti da anni e anni, attraverso campagne pubblicitarie i cui video sono spessi entrati nell’immaginario collettivo, rimanendo nella memoria di chi li ha visti anche a distanza di diverso tempo.
È sicuramente questo il caso di The Crazy Ones, emblema della campagna Think Different rimasta cucita addosso ad Apple. Un video realizzato nel 1997 dall’agenzia pubblicitaria TBWA\Chiat\Day, riconoscibilissimo ancora oggi a distanza di quasi 20 anni, così come le parole che lo accompagnavano nei tempi in cui Steve Jobs tornava presso la sua creatura:
“Questo lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.”
Ma parlando di pubblicità Apple come dimenticare 1984, realizzata nello stesso anno che le dà il nome per andare in onda in occasione del Super Bowl. Diretto da Ridley Scott, il video si ispirava naturalmente all’omonimo romanzo distopico di George Orwell: davanti al Grande Fratello, l’eroina che incarnava Macintosh e Apple ci mostrava “perché il 1984 non sarà come 1984”.
Andando oltre, cambiamo completamente genere per passare alla campagna Get a Mac, avviata da Apple nel 2006: gli attori Justin Long e John Hodgman incarnavano rispettivamente un Mac e un PC, per mostrarci le differenze tra le due piattaforme secondo l’azienda di Cupertino. Un colpo diretto dritto al cuore delle lotte tra fanboy delle due piattaforme, che tramite i vari spot che componevano la campagna ebbero modo di azzuffarsi per 3 anni.
Il modo in cui Apple riesce a vendere “emozioni” prima che prodotti ci fu invece raccontato alla perfezione con la campagna Silhouette, dedicata ad iPod e al suo feeling con la musica tra 2004 e 2008. Concludendo, non poteva ovviamente mancare anche uno spot più recente, dedicato a uno tra iPhone e iPad: quello che ci ha colpito di più risale al 2013, ed è quello di iPad Air e della matita.