Dei problemi dell’applicazione Mappe che Apple ha incluso in iOS 6 abbiamo avuto modo di parlare a più riprese. Così come qualche giorno fa ci siamo invece chiesti in cosa le Mappe Apple battessero Google Maps, evidenziando in particolare la dimensione ridotta dei download dei dati grazie alla tecnologia vettoriale.
Apple Insider ha approfondito l’argomento, dedicando un lungo post all’uso delle Mappe Apple offline, evidenziandone le capacità anche in modalità aereo o senza copertura dati: per esempio, dopo essersi posizionati su San Francisco, la mappa ad alto livello (coi confini degli Stati) ha permesso di navigare l’intero continente americano, mentre a “livello highway” è stato comunque possibile navigare per gran parte della California, comprese le aree non guardate direttamente quando il dispositivo era online, anche a distanza di un migliaio di chilometri.
Naturalmente, tutto ciò si tradurrebbe in una maggior possibilità di navigazione GPS anche a connessione dati staccata o non disponibile, ma anche semplicemente nella possibilità di non dover attendere il caricamento di una nuova parte di mappe ogni singola volta che si tocca lo schermo, così come accadeva in iOS 5.
Vista l’attuale situazione delle Mappe Apple, il condizionale è comunque d’obbligo: più che altro l’occasione ci serve per notare come la nuova applicazione abbia sicuramente delle potenzialità, che speriamo possano essere sfruttate a breve tempo (anche se c’è chi dice no). Nel campo delle mappe vettoriali, del resto, su iOS 6 al momento non c’è nessun’altra alternativa: Google e Nokia al momento le offrono infatti solo su Android e Windows Phone.