Alla fine del keynote di ieri, dal palco del California Theatre Tim Cook ha inviato gli astanti a provare i nuovi gingilli e i computer presentati. Con l’occasione, la stampa specializzata ha potuto mettere le mani in anteprima sull’attesissimo iPad mini, ed ecco cosa è saltato fuori.
In generale, il sentimento comune è molto positivo; il piccolo di iPad è solido e leggero, benché non molto sottile. Ecco ad esempio ciò che scrive Engadget:
È tutt’altro che “piccolo” però. Se in effetti un adulto grosso e vaccinato può generalmente tenerlo in una mano senza l’aiuto dell’altra, c’è ancora bisogno di entrambe le mani per usare le app o battere del testo. È ancora troppo voluminoso per la tasca media, e non è che si risparmi questo granché di spazio nello zaino rispetto al 9,7″.
Meno critico TechCrunch, che invece si concentra sulla leggerezza:
La finitura del dispositivo è opaca sul retro, cosa che restituisce una piacevole sensazione nelle mani. Il peso però è veramente la parte più incredibile; esattamente come con l’iPhone 5 -ma ancora di più- l’iPad mini è una piuma rispetto ai suoi predecessori. È così sottile e leggero che sembra quasi un oggetto di scena, piuttosto che un dispositivo funzionante. Ma è molto funzionale. Il display da 1024×768 è grandioso, e sembra perfino più largo dei suoi 7,9″ grazie alla cornice più stretta ai lati.
Anche The Verge è rimasta piacevolmente colpita:
La sottigliezza e la cura nei dettagli del case non possono essere sottostimate. Sembra high-end esattamente come il nuovo iPhone, ma in mano è anche meglio, come una fetta di alluminio massiccio. Gli angoli smussati presenti sull’iPhone 5 tornano anche qui, così come il trattamento tutto nero dell’ultimo iPhone. Il display del mini sembra incredibilmente nitido, e anche se la risoluzione è inferiore rispetto all’iPad più grande di terza o quarta generazione, a colpo d’occhio non sembra un display da 1024 x 768. L’area più piccola da 7,9″ di sicuro aiuta a concentrare i pixel.
Anandtech, invece, propone una video recensione che vale la pena di guardare. La trovate qui sotto, subito dopo il salto. E come sempre, buona visione.