Sembra una storia da Crimeblog. A Boulder County, in Colorado, una madre ha punito la figlia sequestrandole a tempo indeterminato l’iPhone. La reazione è stata tanto violenta quanto preoccupante: la dodicenne ha tentato di avvelenare la madre per riprendersi il maltolto.
Tutto è cominciato in seguito ad una punizione; la donna aveva tolto alla figlia il suo smartphone, e la ragazzina si è vendicata versando di nascosto della candeggina nel frullato della madre. Dapprima, la donna aveva pensato che l’odore derivasse da un lavaggio inaccurato del bicchiere; poi però si è sentita male e questo l’ha insospettita.
Quando poi, qualche giorno dopo, ha avvertito lo stesso odore chimico all’interno della caraffa dell’acqua in camera da letto, è arrivata l’incredibile confessione:
“Quando ha annusato l’odore di candeggina nella caraffa, ha subito chiesto spiegazioni alla figlia, e la figlia le ha rivelato che stava tentando di ucciderla perché le aveva nascosto l’iPhone,” ha raccontato a Fox 31 il comandante Heidi Prentup.
Per fortuna, la donna non ha riportato danni gravi, e la guarigione è avvenuta al di fuori dell’ospedale, ma la ragazzina si è beccata un’accusa di omicidio di primo grado e ed è attualmente detenuta in un carcere minorile in attesa del processo.
“Sembra proprio,” ha dichiarato la donna, “che separare qualcuno dal proprio telefono sia considerato un oltraggio, ma credo che ci sia da riflettere su quanto i nostri figli siano dipendenti da queste tecnologie; al punto da spingersi all’estremo.”