Sembra che Apple non abbia del tutto chiuso le porte ad AdMob, la società leader nella pubblicità mobile recentemente acquistata da Google. Omar Hamoui, il direttore generale di AdMob, ha commentato i recenti cambi apportati da Apple a SDK di iOS 4 e il fatto che Apple non abbia ancora applicato le nuove regole. Hamoui vede in questi ritardi un’apprezzabile tregua temporale che auspica possa essere proficuamente sfruttata dalle due compagnie.
La clausola 3.3.9 della SDK di iOS4 specifica le regole per la privacy degli utenti Apple e rende il lavoro di agenzie pubblicitarie come AdMob per lo meno complesso. La clausola proibisce la raccolta e l’uso dei dati personali degli utenti senza il consenso esplicito di questi ultimi. Inoltre i dati personali potranno essere usati solo per offrire servizi direttamente rilevanti al funzionamento dell’applicazione. Nel caso i dati raccolti da una app vengano ceduti a compagnie pubblicitarie, questi devono limitarsi al UDID e alla localizzazione dell’utente; l’eventuale estensione di queste regola ad altri dati verrà indicata da Apple stessa.
Alla conferenza MobileBeat 2010, Hamoui diceva apprezzare il concetto di iAd, per la ricchezza delle pubblicità proposte e per la sfida che offre agli operatori per piattaforme mobili. Google e AdMob stanno sviluppando un sistema simile a iAd, mirato ad apportare maggiore interattività ai video annunci pubblicitari.
[Via macgeneration | Foto Eirik Solheim]