È risaputo: le versioni più recenti di iOS spingono sempre ai limiti il vecchio hardware, che spesso diventa lento, legnoso e a tratti perfino inutilizzabile. Qualcuno sostiene che ci sia del dolo da parte di Cupertino, e così è partita negli USA la Class Action da 5 milioni di dollari.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/184689/iphone-obsolescenza-programmata-e-lentezza”]Ogni volta che Apple presenta un nuovo iPhone, accade un fenomeno curioso. Su Google, si registrano picchi di ricerche su “iPhone slow” come se all’improvviso la gente si rendesse conto che il suo telefono non più adeguato. Caso o necessità?[/related]
Stando agli utenti che hanno aderito alla causa legale, i loro iPhone sono diventati “lenti e pieni di problemi” e ciò ha “sconvolto la loro vita quotidiana.” L’idea di fondo è che Apple benefici di questo stato di cose, per la semplice ragione che alla fine convince la maggior parte degli acquirenti a ricomprare un telefono nuovo per non perdere l’investimento fatto nelle app:
Quando i possessori di iPhone 4s fronteggiano il dilemma di continuare ad usare un telefono vecchio e pieno di bug o spendere centinaia di dollari per comprare un nuovo telefono, per Apple sono spesso buone notizie: spesso, i consumatori acquisteranno un nuovo iPhone per preservare l’investimento nell’ecosistema delle app.[…]
Per di più, i possessori di iPhone acquisteranno un iPhone più recente quando gli si pone la scelta poiché gli è già familiare e perché può trasferire informazioni, media, contatti e app senza grosse interruzioni nell’uso. Non c’è curva di apprendimento né ritardo o problema. Per cui, Apple riceve un beneficio economico quando i vecchi iPhone vengono rallentati e gli utenti sono forzati ad acquistare un nuovo telefono.
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Il che è certamente vero, ma occorre vedere se da parte di Apple si configuri sul serio un dolo, ovvero una colpa; e questo è tutto da dimostrare.
D’altro canto, Apple ha politiche di aggiornamento del software molto aggressive, e non consente di effettuare downgrade (ovvero tornare a versioni precedenti del software) quando l’utente è scontento dell’ultimo update. Voi che dite, qual è la vostra esperienza personale? Parliamone assieme nei commenti, su Twitter o su Facebook.