Il mondo è in fermento per la commercializzazione dell’iPhone, ma non bisogna dimenticare che un altro attesissimo prodotto di cui si è parlato all’ultimo keynote è in via di rilascio: mi riferisco a Mac OS X 10.5, meglio conosciuto come Leopard.
Abbiamo cercato di offrirvi su queste pagine qualche informazione più dettagliata sulle nuove feature che il nuovo sistema operativo porterà con sé: noi di mela|blog vi proporremo, come di consuetudine, una recensione dettagliata della release finale ma ottobre d’altro canto è lontano e la voglia di approfondire la conoscenza di Leopard la fa da padrona, così ho deciso di pubblicare la recensione di Davide D’Agostino di LipsiaSoft, che ha testato l’attuale build disponibile di Leopard.
Per il testing, sono stati utilizzati un MacBook (2gb Ram/Intel Core Duo) su un HDD formattato (lingua inglese) e un MacBook Pro (2gb Ram/Intel Core Duo Duo) come aggiornamento (lingua italiana). Vediamone in dettaglio i punti fondamentali:
Installazione:
Le prime impressioni non sono delle migliori: ai primi boot c’è stato qualche piccolo problema, ma poi, tutto è diventato veramente stabile. Tra lingue disponibili si presenta anche l’italiano ma, se impostato, i problemi di una corretta visualizzazione e crash frequenti si moltiplicano a vista d’occhio; spesso inoltre il vocabolario è lacunoso Finder:
Il Finder è stato migliorato notevolmente, ora è più professionale e come tutti sapete ha Quicklook e Coverflow ovunque. E’ molto carino il fatto che in “Shared” inserisca (automaticamente) tutti i computer nella rete. (però non è visibile nell’open dialog). Quando abbiamo nella nostra rete un PC Windows viene visualizzata una piccola icona che riporta un BSOT Sostanzialmente non sono stati rilevati altri problemi: è abbastanza solido se è impostata la lingua inglese, mentre in italiano di tanto in tanto ha problemi col copia incolla. Spotlight:
Molto più veloce rispetto a Tiger, veramente istantaneo. Mail:
Mail ha un bug grosso per cui se si configura un account SMTP, va in loop e non termina la creazione dell’account, ma se riusciamo a creare a mano l’account o a importare quelli vecchi il tutto funziona veramente bene. Sincronizzazione .Mac:
La sincronizzazione con .Mac delle impostazioni non funziona benissimo, importa correttamente il Portachiavi, gli account di posta con qualche problema, non importa la Rubrica (ma a mano facendo archivia e importa si). TimeMachine:
Time Machine funziona bene, facile ed intuitiva la configurazione. Ho visto che comunque è pesante, ovvero quando si effettua lo switch tra i backup partono le ventole e si notano lievi rallentamenti. Photobooth:
Qui purtroppo si sono verificati i più grandi problemi, sul MacBook è stato totalmente impossibile testare ogni sorta di effetto, sul MacBook Pro invece, salvo qualche crash è stato possibile il suo utilizzo. Conclusioni:
Abbiamo provato tutti i programmi più utilizzati, da Parallels+Windows alla suite Adobe, e non abbiamo visto particolari problemi. La suite adobe è molto più lenta da caricare rispetto a Tiger e a Windows, impiega circa una 40 di secondi per avviare Photoshop. Si nota molto che all’interno di Leopard c’è molto codice di debug in quanto è più lento rispetto a Tiger, soprattutto dove c’è molta grafica di cui fare il rendering (negli spaces, in Photobooth etc.) La suite iLife funziona egregiamente.
Come lo stesso Davide ha sottolineato, Leopard è ancora in fase di beta testing e probabilmente molti dei problemi e bug individuati verranno risolti. Almeno, è quello che ci auguriamo.