Con ogni aggiornamento di iPhone, Apple ha migliorato sensibilmente la qualità complessiva degli scatti sui suoi smartphone, tanto che da immagini slavate e a infima risoluzione (sicuramente non all’altezza della concorrenza del tempo), in pochi anni lo smartphone di Cupertino è diventato una delle punta e clicca più diffuse.
Oggi, con iPhone 13, siamo a 12 Megapixel come iPhone 6s; ma a differenza di allora, oggi abbiamo tantissime tecnologie e chip avanzati che migliorano ulteriormente gli scatti rendendoli più colorati, contrastati e d’effetto. Perché non è solo una questione di sensori. Sono migliorati anche gli algoritmi di aggiustamento automatico dell’immagine, e in più sono state aggiunte alcune tecnologie tipo la Deep Trench Isolation, che impedisce la formazione di artefatti all’aumentare dei Megapixel, maggiore velocità di autofocus, e un nuovo processore del segnale d’immagine che garantisce una più profonda riduzione del rumore e una migliore mappatura dei toni. Senza contare la Modalità Notte, che riduce il rumore di fondo e crea neri più profondi nel cielo notturno, o la Modalità Ritratto, che migliora la resa di un viso sfocando lo sfondo con una sorta di effetto Bokeh.
Da iPhone 4 in poi
Quando fu lanciato nel 2007, il primo iPhone non produceva certamente capolavori di fotografie; la qualità complessiva lasciava molto a desiderare. iPhone era soprattutto un “iPod, un telefonino e un dispositivo di navigazione internet” diceva Jobs, e la fotocamera non era mai neppure menzionata.
Nl giro di pochi anni, tuttavia, il gap con i competitor è stato colmato, e da tempo siamo giunti al punto di poter lasciare tranquillamente la digitale a casa, fintanto che l’iPhone è con noi.
Per arrivare ad una fotocamera degna (per i tempi), però, abbiamo dovuto aspettare iPhone 4, col suo design squadrato e la scocca in vetro e metallo. Aveva un sensore posteriore da 5MP capace di scattare ottime fotografie e di registrare video HD a 720p a 30 frame al secondo. Una vera potenza, per un’epoca in cui l’HD era relegato alle tv di fascia alta e altissima.
E con ogni nuova generazione, le cose miglioravano ulteriormente: risoluzione 1080p con iPhone 5s, video 1080 a 60 frame per secondo con iPhone 6, stabilizzazione OIS con iPhone 6 Plus e così via.
“I toni della pelle sono più luminosi e verisimili con iPhone 6 in questa serie di ritratti” scriveva al tempo SnapSnapSnap confrontando gli scatti prodotti da iPhone, iPhone 3G, 3GS, 4, 4S, 5, 5S e 6 in diversi frangenti. “Sebbene le foto di iPhone 6 possiedano un livello superiore di dettagli, trovo che siano leggermente pixelate e chiazzate. Apple ha alterato l’algoritmo di mappatura dei toni locali per ottenere migliori livelli di esposizione e contrasto grazie al nuovo processore A8, ma sembra che possa causare alcuni problemi con i toni della pelle in determinate circostanze. In più, il loro algoritmo di riduzione del rumore sembra avere la mano un po’ pesante, e questo aggrava l’effetto maculato.”
iPhone 6s ha per primo introdotto una fotocamera a 12MP (12.2MP, per essere precisi). Un numero che condivide anche con gli ultimi iPhone 13 che hanno debuttato l’anno scorso. Quell’anno il sensore principale aveva un’apertura da f/2.2. Il modello base non aveva la stabilizzazione ottica, seppur potesse registrare a 2160p e 30 fps come la versione Plus. Inoltre fu il primo con un sensore selfie vero e proprio, da 5MP.
Fermi a 12 Megapixel?
Il primo sensore a 12 Megapixel è stato introdotto con iPhone 6s, e da allora le cose non sono cambiate fino ad iPhone 13. Ma al tempo l’apertura era di f/2.2 e mancava la stabilizzazione ottica negli entry level. Con iPhone 7 l’apertura focale arriva a F/1.8 e la stabilizzazione OIS sbarca sugli entry level; in più, sui Pro arriva il sensore telefoto secondario da 12 Megapixel con zoom ottimo 2x.
Con iPhone 8 e iPhone X, arriva il frame rate 2k a 2160p e 60 fps. Poi, con iPhone 11, arriva il primo sensore Ultra-Wide per gli entry level con apertura di campo da 120°; e il telefoto nei Pro con maggiore lunghezza focale e zoom migliorato. Infine, arriviamo ai tempi nostri con iPhone 12 Pro Max che lancia per primo la sensorshift stabilization, che ora è presente anche su iPhone 13 base.
Fotocamera iPhone 14
Sappiamo che, con iPhone 14 Apple introdurrà una fotocamera a pillola con design Hole-punch (piccolo foro come alcuni Samsung) e niente Notch; inoltre, rispetto ad oggi, la fotocamera posteriore di iPhone 14 sarà finalmente a filo con la scocca, dunque non più sporgente.
Infine, è noto che iPhone 14 Pro avrà una Fotocamera Teleobiettivo più performante e un modulo ultra-grandangolare aggiornato su tutti i modelli. Ma la vera notizia è l’arrivo di un sensore da 48 Megapixel che sancisce l’abbandono della vecchia tecnologia 12 Megapixel; chiaramente però questa feature sarà un’esclusiva dei Pro. A riguardo, Ming Chi-Kuo scrive:
“La fotocamera posteriore di iPhone 14 Pro/Pro Max è l’aggiornamento della fotocamera a 48 Megapixel (contro i 12 MP di iPhone 13 Pro/Pro Max). La lunghezza diagonale del [sensore] CIS da 48MP aumenterà del 25-35% e l’altezza della lente 7P da 48MP aumenterà del 5-10%.”
“In termini di grandezza dei pixel, iPhone 12, iPhone 13 e il nuovo iPhone del 2022 sono rispettivamente 1.7um, 2um e 1.25um” spiega l’analista. “Riteniamo che il nuovo iPhone della seconda metà del 2022 possa supportare un output diretto di 48MP e un output 12MP contemporaneamente (“Modalità output di fusione a 4 celle”). Con gli scatti a 12MP, la grandezza del pixel CIS dell’iPhone 2022 cresce a circa 2.5um, che è significativamente più ampio di iPhone 12 e iPhone 13, e più ampio degli attuali telefono Android, e prossimo ai livelli di una DSC. Crediamo che la qualità della fotocamera del nuovo iPhone 2022 eleverà la fotografia mobile ad un nuovo livello.”