Ricordate Bertrand Serlet, l’ex vice presidente senior del Software Engineering presso Apple dall’indomabile accento francese? Ha lasciato Cupertino un paio d’anni fa, sostituito da Federighi, e ora si è messo in testa di voler rivoluzionare il Cloud con una startup chiamata UpThere. Ma sul prodotto finale, per il momento, vige ancora il massimo riserbo.
Il sito ufficiale di UpThere è tuttora scarno e piuttosto criptico. In effetti, consta di un paginone blu e di queste poche frasi, che in italiano suonano così:
Il nostro team è duramente al lavoro a Palo Alto, in California, per costruire il futuro del cloud. Non vediamo l’ora di poterti dire di più, ma per il momento preferiamo lavorare in silenzio. Qui ci sono ingegneri davvero in gamba e designer cui si devono alcuni tra i prodotti di maggior successo al mondo. Unitevi a noi.
Insomma, poco più d’un accenno all’operato della società, e poi un “Join us” frettoloso con un annuncio di lavoro. E le competenze richieste per la posizione diradano un po’ la nebbia su questa fumosa startup:
Il nostro team di ingegneri e designer ha costruito i prodotti più importanti presso società come Apple, Google, Oracle, VMWare e Microsoft. Venite anche voi in un ambiente collaborativo che dà grande enfasi alla formazione da parte di esperti in Sistemi Operativi, database, mobile e design di Interfacce Grafiche.
Cerchiamo ingegneri dotati di talento e creatività, product manager e stagisti con esperienza in tecnologie come C/C++, Objective-C, Node.js e JavaScript; piattaforme come iOS ed Android; competenze in storage, database, sicurezza ed esperienza utente; oppure System Reliability e Quality Assurance. E se possiedi altre capacità e talenti, non vediamo l’ora di saperne di più.
E anche noialtri, onestamente, vorremmo saperne di più, anche perché su una cosa non mentono: in UpThere lavorano davvero alcune delle menti più brillanti del settore reperibili sul globo terracqueo. Roger Bodamer e Chris Bourdon, per esempio, provengono da Cupertino; il vice presidente del marketing di UpThere John Doerr è un ex dipendente Google; Alex Kushnir, invece, uno dei fondatori, si è fatto le ossa in Broadcom. E tra tutti spicca per l’appunto Serlet, che tra l’altro siede anche nel CdA di Parallels. Insomma, le premesse sono buone e le possibilità di successo concrete, qualunque cosa bolla in pentola; tant’è che il progetto è stato finanziato da Google Ventures, Kleiner Perkins, ed Elevation Partners. Qualcosa vorrà pur dire, no?
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