Seppur ancora ai primi giorni di vita, la nuova iniziativa di Apple che porta i libri di testo su iBooks ha colpito il pubblico, tanto da vantare uno slancio inaspettato. Pochi giorni dopo il suo debutto, lo store aveva già collezionato un numero significativo di download. Lo stesso primato vale anche per iBooks Author, il software per la creazione di libri elettronici in pochi passi, disponibile su Mac App Store gratuitamente.
Secondo Equities Global Research, che monitora le vendite di Apple iBook tramite un sistema di tracciamento proprietario, sono stati scaricati più di 350.000 libri di testo da iBooks entro i primi tre giorni di disponibilità del nuovo servizio. iBooks Author, invece, è stato scaricato 90.000 volte.
Se questi numeri sono esatti, lo sforzo di Apple di posizionarsi nel settore dei libri scolastici sembrerebbe ripagato da un ottimo inizio: una buona notizia per tutti i soggetti coinvolti, compresi gli editori unitisi nell’impresa. Secondo il Global Research Equities, il markup sulla catena di produzione dei libri di testo varia tra il 33 per cento e 35 per cento, comportando un risparmio nel processo editore-distributore-grossista-rivenditore al dettaglio.
Aggiungiamo poi il costo di produzione di iBook, che gli analisti stimano essere un 80 per cento in meno rispetto alla pubblicazione cartacea. Pensiamo anche al sistema grazie al quale i libri vengono venduti direttamente agli studenti e utilizzati per un anno, al posto dei testi proposti dalle scuole per almeno 5 anni di seguito, e capiamo quanto il progetto prometta bene.
Via | AllThingsD