Siamo abituati a conoscere Chipworks per le analisi al microscopio dei processori Apple, ma questa volta sotto la lente dell’azienda sono finiti i chip inglobati nel nuovo connettore Lightning di Apple, uno spinotto tanto piccolo quanto complesso, in grado di allocare dinamicamente i contatti in modo da essere reversibile e bidirezionale.
Chipworks ha identificato nel connettore USB di Lightning quattro chip prodotti da Texas Instruments:
Questi quattro chip sono catalogati nel sito di TI come indicatori del livello della batteria, ma non sono identici, tre d i questi sono delle EPROM ed uno è un integrato per il monitoraggio della batteria.
Comunque, tutti e quattro hanno alcune caratteristiche in comune. Tutti utilizzano un’interfaccia a cavo singolo SDQ (un protocollo di comunicazione seriale proprietario di TI), e tutti hanno alcune funzionalità basilari di sicurezza come la generazione di codici CRC (Controllo di Ridondanza Ciclica). Quindi è molto probabile che il chip BQ2025 implementi qualche funzionalità di sicurezza.
Secondo Chipworks il livello di sicurezza di Lightning non è molto elevato, ma è sufficiente per evitare che vengano realizzati accessori per il connettore Lightning di bassa qualità, un po’ come è avvenuto alcuni anni or sono con l’inserimento di analoghi chip nelle cartucce delle stampanti, oggi dotate di chip di autenticazione molto più sofisticati di quelli presenti nel connettore Lightning.
Curioso notare come in queste ore circoli un’indiscrezione secondo la quale Amazon sarebbe in procinto di acquisire la divisione di Texas Instruments che realizza chip per dispositivi mobili in modo da produrre un proprio smartphone e tenere testa ad Apple.