Sembra l’incipit di un film di fantascienza ma è la realtà dei nostri tempi. Nonostante l’evidente handicap di essere deceduto oltre 10 anni fa, Steve Jobs torna a parlare. Grazie a un connubio di sintesi vocale e intelligenza artificiale modellata sulla biografia dello storico iCEO.
Chissà quanti romanzi e film di fantascienza descrivono un mondo in cui è possibile copiare la personalità e i ricordi di una persona così da renderla, in qualche modo, immortale. Quella che vi raccontiamo oggi è forse l’approssimazione più fedele di questa utopia.
John H. Meyer, uno sviluppatore statunitense, ha messo su una chat su Facebook che permette di fare domande a Steve Jobs grazie alle possibilità messe a punto da ChatGPT di OpenAI.
“Ho addestrato un’Intelligenza Artificiale sulla voce di Steve Jobs e poi l’ho collegata alle API ChatGPT e infine ho collegato tutto a Facebook Messenger per consentire conversazioni vocali a 2 vie con Steve Jobs su qualsiasi cosa!” ha cinguettato Meyer nei giorni scorsi.
Il risultato ha semplicemente dell’incredibile: l’inconfondibile voce di Steve Jobs torna a riecheggiare nelle casse del computer, e risponde a tutte le domande che gli si fa, fino agli eventi del 2020 ed è perfino capace di dare consigli sui genitori. In un tweet, parla del prototipo di iPhone 4 finito nelle mani di Gizmodo, mentre in un altro parla in spagnolo o addirittura in cinese mandarino.
Ma non è Jobs. È solo ChatGPT che formula le risposte , e un’app di sintesi vocale che ricrea la voce del co-fondatore di Apple. Qui trovate l’intero thread Twitter, e preparatevi a restare di sasso.