L’agguato all’iPad teso dal Kindle Fire ha avuto vita breve. Dopo un expolit durato pochi mesi, infatti, il tablet di Amazon ha finito col rompere le uova nel paniere più a Google che ad Apple e ora, in assenza di novità di rilievo, rischia un penoso declino. E mentre Android versa ancora al 6% di preferenze tra i possibili acquirenti, un interessante studio di ChangeWave mostra un effetto peculiare della forza esercitata da Apple nel settore: il più grosso competitor dell’iPad, ironia della sorte, è l’iPad mini che non c’è.
Dei 2.893 consumatori intervistati che hanno in mente di acquistare un tablet nei prossimi 3 mesi, solo l’8% investirà i suoi risparmi in un Kindle Fire; un netto scivolone rispetto al 22% dello scorso novembre. Per contro, il 73% preferirà un qualche modello con la mela sopra, sopratutto in virtù del recente aggiornamento avvenuto lo scorso marzo. Al terzo posto nella classifica dei desideri degli utenti alligna invece il Galaxy Tab della Samsung col 6% delle preferenze totali.
La vera sorpresa, probabilmente, sta nel fatto che nessun attuale competitor risulta in grado di intaccare la reputazione di Apple; tant’è che un eventuale iPad mini -ovvero un gingillo col notevole handicap dell’inesistenza– si guadagna già un 3% di “acquisto molto probabile” e un 14% di “acquisto probabile.” Paul Carton, vice presidente della ricerca presso ChangeWave, ha commentato il fenomeno in questi termini:
Al momento, la più grande minaccia competitiva al nuovo iPad arriverà dall’iPad mini, che neppure esiste, ma che seppure esistesse sarebbe prodotto da Apple.
Il che, contrariamente alle banalità da Web-chiacchiericcio, non implica affatto che gli utenti Apple comprino qualunque cosa abbia una mela sopra; è semmai la prova che i prodotti Apple sono solitamente molto ben progettati e realizzati. O almeno questa è la percezione dell’utenza pagante, che poi è quella conta davvero.
Basti pensare che l’81% degli intervistati si dice soddisfatto o molto soddisfatto del nuovo iPad, contro il 71% della precedente generazione. Il Galaxy, di contro, non supera il 46% mentre il Kindle Fire arriva a malapena al 41%.