Dopo l’inevitabile captatio benevolentiae, le parole di Heins si sono fatte piuttosto critiche. In una intervista all’Australian Financial Review ha spiegato infatti per quale ragione Cupertino ha smarrito la retta via dopo il lancio dell’iPhone originale nel lontano 2007:
“Apple ha fatto un lavoro eccellente nel traghettare i dispositivi touch sul mercato […] Anche dal punto di vista dell’interfaccia utente, sono un’icona del design. C’è una ragione per cui avevano tanto successo, e dobbiamo ammetterlo e rispettarlo.
La storia si ripete spesso […] e il tasso di innovazione della nostra industria è talmente alto che se non innovi a gran velocità, vieni rimpiazzato in men che non si dica. L’interfaccia utente dell’iPhone, con tutto il rispetto per questa invenzione, ha oramai la bellezza di cinque anni.
E in effetti, spiega Heins, in questo lasso di tempo la concorrenza non è stata certo alla finestra. Samsung è oggettivamente diventata la spina nel fianco di Tim Cook, e lo stesso BlackBerry Z10 è superiore ad iPhone 5 in alcune funzioni particolari; a differenza di iOS 6, ad esempio, BB10 propone un vero ambiente multiutenza, con un multi-tasking degno di questo nome, e nel riconoscimento vocale -diciamo la verità- Siri se la cava spesso peggio degli altri. Ciononostante, se da una parte si può affermare che il gap sia stato colmato, dall’altra la gara inizia solo ora:
“Il punto è che non si può mai stare immobili. E questo è vero anche per noi. Il lancio di BB10 ci ha semplicemente posto ai nastri di partenza del gran prix del computing mobile. Ora però dobbiamo vincere.”
Attualmente, la valutazione di mercato di BlackBerry arriva a 7,7 miliardi di dollari, cioè una cifra inferiore perfino ad una trimestrale media di Apple. I fattori di differenziazione rispetto ad iPhone -multitasking fino a 8 app, integrazione con BlackBerry Enterprise Server e BlackBerry Messaging- ci sono tutti, ma occorrerà valutare che impatto avranno. Per il momento, infatti, i BlackBerry vengono sistematicamente sostituiti nelle grandi società e negli uffici governativi di mezzo mondo, e al posto loro si piazzano sempre i soliti noti, iPhone e dispositivi Android. Ma forse, è solo un effetto dell’astinenza da nuovi prodotti; e per vincere questa percezione, ci vorrà un po’ più che un prevedibile iPhone 5S.