È ormai da diversi anni che si sente parlare del materiale conosciuto come Liquidmetal in relazione alla ricerca ed allo sviluppo di nuove tecniche di produzione condotti da Apple. Le prime voci e le prime indiscrezioni a riguardo risalgono al 2010 ed è infatti da allora che la società di Cupertino ha siglato un contratto con la compagnia Liqudimetal Technologies.
Nel corso dei mesi la particolare lega amorfa (che a dispetto del nome non è affatto liquida) ha fatto regolarmente la sua comparsa tra le news che ne ipotizzavano un utilizzo in uno dei futuri progetti di Apple.
Il nome del Liquidmetal torna ancora una volta sotto le luci della ribalta, spinto dall’assegnazione di un inedito brevetto di Apple che delinea un nuovo processo di produzione della lega. Il brevetto è intitolato “counter-gravity casting of hollow shapes” – ed è un documento divisionale del brevetto 8,701,742 che descriveva un simile argomento.
La colata anti-gravità consiste nell’utilizzare un aspiratore per trarre il materiale nella matrice piuttosto che depositarvelo. Il sistema descritto nel brevetto offre notevoli vantaggi in questa operazione permettendo di applicare un più preciso controllo di temperature, ammontare del carico, viscosità el ivello d’iniezione. Vengono inoltre presi in considerazione metodi per controllare lo spessore delle parti cave ed un sistema “a fontana” per distribuire il materiale in maniera uniforme.
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Apple ha da poco rinnovato il contratto che la legava a Liquidmetal Technologies, mantenendo l’esclusiva su questo particolare materiale che offre notevoli qualità di durezza, resistenza e leggerezza. Secondo alcune ipotesi la società di Cupertino potrebbe adottarlo per creare alcune componenti minori dell’iWatch, mentre un altro recente brevetto illustrava un sistema di produzione combinato a quello del vetro di zaffiro.
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