Come era stato enfatizzato dalla stessa Google, Chrome batte la concorrenza quando si tratta dell’esecuzione di Java Script. Ma nel complesso e nella vita di tutti i giorni, alcuni test dimostrano che Safari è ancora in testa, quanto a performance complessive. Il primato, a volte, è questione di una sottigliezza.
L’avevano segnalato anche i lettori di mela|blog che Zimbra (una società posseduta da Yahoo che sviluppa software di messaggistica collaborativa) ha deciso di eseguire una serie di test – “V8”, “Dromaeo”, “SunSpider” – che misurasse non tanto la mera velocità del motore Java Script, quanto piuttosto la responsività delle applicazioni Web. Sotto la lente del microscopio l’ultima versione di Internet Explorer, Minefield 3.1b1pre per Firefox, la nighty build r369012 di Safari ed ovviamente Google Chrome.
Le nuove versioni preliminari di Chrome e Safari hanno ottenuto risultati molti simili grazie alla generosa porzione di codice in comune, tuttavia – seppure per pochissimo – Safari è stato proclamato il browser più veloce tra tutti quelli presi in considerazione.
Ma forse, il vero vincitore della disfida dei browser è WebKit, il framework patrocinato da Apple, che sta assumendo sempre più peso, importanza e diffusione sia nel mondo dei computer fissi che in quello mobile. Fino a non molto tempo fa, a chi avesse chiesto un’alternativa a Internet Explorer, avrebbero certamente risposto Firefox; oggi, la risposta è molto più articolata, segno che il mercato sta vivendo un nuovo e salutare sconvolgimento.