In queste ore, sul Mac App Store si sta consumando un piccolo -e seccante- giallo, di quelli che non dovrebbero accadere, soprattutto sulla piattaforma del “it just works.” Molti utenti stanno sperimentando l’impossibilità di aprire alcune app, e la colpa è di Apple.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/184397/mac-app-store-utenti-contro-apple-per-leliminazione-delle-vecchie-app”]Stamattina sulla piattaforma con la mela si è consumato un piccolo mistero. Apple, forse nel tentativo di fare un po’ d’ordine e pulizia, ha rimosso d’ufficio tutte le vecchie versioni di OS X e le app abbandonate nella sezione Acquistati del Mac App Store. Ma dopo le rimostranze degli utenti, è dovuta tornare sui suoi passi.[/related]
Il messaggio di errore è sempre lo stesso:
“Nome app” è danneggiata e non può essere aperta. Cancella “nome app” e scaricala di nuovo dall’App Store.
E questo si verifica indistintamente con 1Password, Acorn, Byword, DaisyDisk, Tweetbot e così via.
La ragione, tuttavia, è semplice e riguarda alcuni certificati di sicurezza scaduti l’11 novembre 2015 e utilizzati soprattutto nelle versioni più vecchie di OS X, benché segnalazioni siano state fatte indistintamente anche su alcuni Mac aggiornati a OS X El Capitan.
Il problema, comunque, dovrebbe essere rientrato, e un nuovo download dal Mac App Store è in grado di rimettere le cose a posto. Anzi, in teoria all’avvio l’app potrebbe chiedervi di immettere le vostre credenziali App Store per verificare lo stato dell’acquisto, e questo dovrebbe bastare a risolvere la faccenda.
Certo è che se uno ha bisogno dell’app e non ha una connessione disponibile, è un bel guaio…