Al WWDC, oltre alle novità hardware, è stato protagonista Mac OS X 10.5 Leopard, presentato in anteprima per gli sviluppatori. Ci sembra inutile stare qui ad elencarvi tutte le novità del nuovo OS, per questo c’è la pagina dedicata del sito Apple. Noi preferiamo proporvi quella che chiameremo una critica ragionata, per vedere cosa c’è davvero di nuovo, cosa dobbiamo aspettarci e cosa cambierà con l’avvento del nuovo Mac OS.
Time Machine e Spotlight
Time Machine sarà il sistema di backup di Leopard, ma è molto di più di un sistema di backup. Apple introduce il concetto di backup dinamico e inserisce una nuova dimensione: il tempo. Con Time Machine è il sistema che si occupa del backup rendendo possibile ripristinare il sistema così come era a una certa data, o anche il singolo file.
Time Machine è molto più rivoluzionario di quello che possa apparire guardando la demo.
La possibilità di ripristino dello stato di un file, relativo alla sua data, a meno di non salvare copie multiple del file stesso ad intervalli regolari, implica una gestione totalmente innovativa degli archivi e un utilizzo estensivo dei metadata. Ancora i dettagli tecnici non sono disponibili, ma sarà interessante esaminare a fondo il libro bianco di questa tecnologia, potenzialmente rivoluzionaria nell’ambito dello storage sicuro.
Per quanto riguarda Spotlight, due le novità interessanti. Per prima cosa un utilizzo ancora più estensivo dei metadata, poi la disponibilità di Apple di includere in Spotlight i metadata dei file creati dalle applicazioni di terze parti. Quest’ultima, per gli sviluppatori, è una nota davvero positiva.
Mail, iCal e iChat
In Mail.app possiamo indiviaduare 2 principali novità. La prima, più coreografica ma meno interessante, è la possibilità di utilizzare templates grafici. Personalmente non mi interessa, sono un sostenitore del testo puro, ma probabilmente a molti piacerà. Più interessante l’inclusione in Mail.app di Note e Impegni, non tanto per le tecnologie utilizzate, quanto per le implicazioni “filosofiche” di questa scelta.
Apple, secondo me giustamente, sta andando nella direzione giusta, facendo via via convergere gli strumenti burocratici e di comunicazione in soluzioni condivise. Mail, iCal, Rubrica Indirizzi e iChat sono destinati, in un futuro piuttosto prossimo, a unirsi in un Personal Hub dove gestire e condividere tutte le nostre informazioni. Forse non sarà una applicazione unica, più probabilmente a Cupertino opteranno per il formato della suite di applicazioni, sullo stile di iLife.
Per iCal, unica nota di rilievo, il supporto per lo standard CalDAV, derivato dal protocollo WebDAV (quello di .Mac).
Per quanto riguarda iChat, per ora ancora senza VoIP (ma sono convinto arriverà presto), la novità più rilevante consiste nei nuovi strumenti collaborativi, permettendo di mostrare al nostro interlocutore il proprio desktop, slideshow fotografici, presentazioni e strem video. Interessante anche la possibilità di salvare le sessioni di videochat.
Spaces
La possibilità di avere scrivanie virtuali multiple non è una novità assoluta per Mac OS X, essendo disponibili numerose soluzioni di terze parti. Interessante, però, l’integrazione stretta con il sistema che dovrebbe permettere una fruizione più profonda di questa feature. Per chi ha macchine con schermi piccoli è sicuramente una novità di rilievo
Dashboard
Per Dashboard, è interessante la nuova funzione “Webclip” che rende possibile trasformare in widget qualsiasi parte di una pagina web senza dover interessarsi minimamente al codice.
Poi, per gli sviluppatori, c’è Dashcode, una potente suite di sviluppo dedicata ai widget, con tutti gli strumenti necessari a portata di mano.
Sotto il cofano
Ci sono poi tante altre novità sotto il cofano di Leopard che non saranno particolarmente evidenti, ma che contribuiscono in maniera determinante alle prestazioni del sistema.
Come il supporto nativo, e a basso livello, all’architettura a 64bit; è il primo OS consumer a offrire questa tecnologia.
Poi Core Animation, che alleggerisce gli sviluppatori del pensiero degli effetti grafici nelle loro applicazioni, fornendo un supporto nativo e condiviso per gli effetti video; ne gioverà tutto il sistema.
Lodevole, infine, è il lavoro svolto dai tecnici Apple sull’accessibilità, settore importantissimo e sempre troppo poco preso in considerazione dal mondo del software.
Ci sono poi tante altre piccole (e meno piccole) nuove feature in Leopard, alcune delle quali, sono convinto, saranno svelate solo con la commercializzazione, prevista per la prossima primavera.
Permettetemi infine un commento personale e assolutamente partigiano: rivoluzionario o meno, soddisfacente o no, Leopard ha comunque un effetto: Windows Vista sembra effettivamente già vecchio…