Solo cinque giorni fa parlavamo dei nuovi MacBook Pro Retina (Early 2013) che, a fronte di un abbassamento generalizzato dei prezzi, apportavano anche lievi migliorie all’hardware, più opzioni SSD e maggiori quantità di RAM. E invece, le carte di 9to5Mac svelano una realtà diversa: l’update nasconde molte più novità di quanto non avremmo detto.
Nei nuovi portatili con la mela non è cambiato soltanto il processore; questo almeno è quanto si capisce sfogliando le guide di riparazione Apple trapelate in queste ore sul Web. Tra i componenti interni soggetti a modifica sono rientrati infatti il controller SSD, la scheda I/O, l’intera Scheda Logica e perfino il case inferiore. In pratica, Cupertino ha attuato una miriade di minute ottimizzazioni dell’hardware, senza tuttavia entrare nel merito dei dettagli.
Forse si sono accorti di qualcosa che non andava, e col refresh della CPU hanno deciso di cogliere la palla al balzo. Un po’ come a ottobre 2012, quando a Cupertino dovettero mettere velocemente a tacere i malumori sulle immagini persistenti del display e sui problemi di surriscaldamento dei MacBook Pro Retina. Al tempo si leggeva:
La linea produttiva dei MacBook Pro Retina D2 è stata identificata come la causa dei prodotti difettosi in termini di
dissipamentodissipazione del calore ed effetto ghosting sullo schermo. Apple non rilancerà il MacBook Pro Retina 15″. Semplicemente, migliorerà la tecnica produttiva della linea D2. Verranno quindi lanciati MacBook Pro Retina da 13″ con componentistica e design simili al MacBook Pro Retina da 15″ ma privi dei problemi di dissipazione termica e del ghosting su schermo.
Le novità in ogni caso riguardano esclusivamente la variante da 15″, perché nel manuale del 13″ viene elencato solo l’upgrade del processore. Infine, all’interno dello stesso rumor si legge che presto la produzione dei MacBook Pro Retina verrà parzialmente trasferita in Messico sulla scia di quanto già visto coi Mac Pro.