Un tempo, costituiva l’attacco di ricarica predefinito di tutti i portatili Apple, ed era semplicemente geniale; delicatissimo (non si conta il numero di caricabatterie cambiati in quegli anni) ma estremamente pratico, il caricabatterie MagSafe dei MacBook e MacBook Pro permetteva di connettere e disconnettere il cavo di ricarica in un istante. Ma soprattutto, se per sbaglio si inciampava nel cavo, si evitava che il Mac volasse per terra, eludendo così danni ben più gravi. Poi però, con l’introduzione di USB-C, il MagSafe è sparito dalla circolazione.
Non si è mai saputo ufficialmente perché, ma pare che il problema fosse l’impossibilità di garantire velocità adeguate di trasferimento dati, molto inferiori a quelle previste dai protocolli USB-C e Thunderbolt 3.
Un recente brevetto tuttavia rivela che a Cupertino non hanno abbandonato del tutto l’idea del connettore magnetico; il documento in questione si intitola “Smart Charging Systems for Portable Electronic Devices” (“Sistemi di Ricarica Intelligenti per Dispositivi Portatili Elettronici”) e illustra un “sistema di ricarica smart che include un connettore magnetico e un componente di ricarica che possa essere configurato per attrarre dinamicamente e respingere il connettore da e verso un dispositivo elettronico.”
Non è chiaro se questo sistema potrà essere utilizzato anche per trasferire i dati, ma è lecito aspettarsi che lo sia, visto che nasce anche per “telefoni, dispositivi indossabili, smartwatch, tablet, pc e altro.” Lo scopo dichiarato è di “disconnettere il connettore dal componente di ricarica del dispositivo elettronico prima che accada una caduta imprevista.” Come dire, una piccola innovazione che ci risparmierebbe migliaia di Euro (e di imprecazioni) potenziali. Speriamo che MagSafe torni presto.