In spregio all’irritazione che causerà inevitabilmente a Mosca, Cupertino cambia idea e la Crimea ora torna a essere indicata come territorio ucraino nell’app delle Mappe di Apple.
Dopo l’occupazione russa del 2014, Apple decise di mostrare la Crimea come luogo di nessuno all’interno della propria cartografia; un modo sottile per prendere le distanze dall’invasione e cercare al contempo di non infastidire troppo la Duma. Cosa che tra l’altro non riuscì benissimo, visto che la UE dovette intervenire per placare i malumori.
E intendiamoci: non c’è un modo di gestire i carteggi geografici che non scontenti qualcuno; dopotutto, territori e confini sono convenzioni puramente politiche. E infatti, neppure l’Ucraina -che ha sempre considerato l’invasione russa un abuso- fu contenta della decisione di Apple di rimuovere la Crimea dai suoi territori.
E proteste vibranti giunsero dal consesso internazionale e dall’Ucraina anche quando Apple decise di visualizzare la Crimea come territorio russo, solo quando la navigazione avveniva dal territorio russo.
Ora però, a quanto pare, Tim Cook e i suoi non sono più così interessati a compiacere il governo russo (o per meglio dire, a non dispiacerlo troppo). Tant’è che nelle scorse ore, un po’ alla chetichella, hanno riannesso la penisola della Crimea all’Ucraina.
Si tratta di un piccolo ma significativo smacco che segna la rottura definitiva tra Apple e il mercato russo; in questi pochi giorni, la mela è intervenuta con diverse misure, tra cui il blocco delle vendite in Russia che ha portato ad una impennata incontrollata dei prezzi dei suoi prodotti, e la disattivazione del traffico locale sulle mappe per proteggere i civili e i militari ucraini.