Non l’avremmo mai detto, ma dopo le critiche piovute a Cupertino per le lacune e le imprecisioni del suo servizio di Mappe, ora ne arrivano altre per l’eccessiva precisione. Gli obiettivi sensibili del mondo, infatti, non vengono sfocati come avviene nella controparte di Google.
Tutto è cominciato quando il sito turco Sosyalmedya ha denunciato la violazione delle norme di sicurezza nazionale da parte di Apple a causa dell’elevata qualità con cui è possibile visualizzare la prigione di massima sicurezza dell’isola di Imrali. Un’osservazione che ha dato il la a The Verge per un lungo articolo in cui vengono comparate le mappe di Google, Nokia e Apple alla ricerca di obiettivi sensibili come la base NATO di Geilenkirchen, l’Aberdeen Proving Ground del Maryland o l’isola di Minamitorishima in Giappone. E, sorpresa, sebbene tutte e tre le società si avvalgano per lo più delle medesime fonti per la propria cartografia, alcune differenza macroscopiche fanno discutere.
In pratica, laddove Google oscura tutta o una parte delle immagini -e altrettanto fa Nokia, tranne poche eccezioni-, Apple mostra tutto in alta risoluzione, capannoni, aerei, strade e piste d’atterraggio comprese. Interrogata sulle modalità con cui applica la censura, Mountain View ha risposto che nella maggior parte dei casi è la cartografia originale ad essere oscurata:
Le sue mappe arrivano da una gran varietà di fonti, e di tanto in tanto tali fonti sfocano parte delle immagini. Se ne arrivano di qualità superiore rispetto a quelle esistenti, è possibile che vengano “pubblicate anche se il provider ha sfocato certe regioni.” Tuttavia, anche se i colloqui con il governo e le agenzie pubbliche non si arrestano mai, non è mai arrivata a sfocare direttamente le immagini su richiesta.
Il colosso finlandese resta invece più sul vago:
Nokia dice che ha “identificato alcune regioni ed aree” che le autorità non vogliono in alta risoluzione e, laddove necessario, non le pubblica.
Apple, invece, non ha ancora risposto ufficialmente, e il dubbio è che non lo farà mai, soprattutto se consideriamo il gran parlare che si fa al momento delle Mappe di iOS 6. E come biasimarla: vai a spiegare ai clienti per quale ragione a Helsinki vengono indicate strade dove c’è il mare, mentre a Imrali si può ammirare un livello di dettaglio da fotografia militare.
La spiegazione del fenomeno, tuttavia, potrebbe essere meno complessa di quanto non diremmo. Google Maps è sul mercato da molti anni, ed è oramai saldamente sotto il microscopio dei governi; i servizi di Nokia sono molto più recenti e parecchio meno diffusi, ma ora che sono stati adottati da Microsoft per Windows 8 tutto cambia. L’incursione di Apple in questo settore, invece, risale formalmente a una decina di giorni fa. Come dire, per la sfocatura governativa c’è ancora tempo.