Da World of Apple apprendiamo che il 18 febbraio Psystar, la società clona-Mac più famosa, si è chiusa in una stanza con Apple nel tentativo di trovare una mediazione non vincolante come richiesto dalla corte.
Nell’ultima “puntata”, il giudice stesso non soltanto aveva stabilito il diritto per Psystar di proseguire con il caso, ma aveva anche esplicitamente reso noto che la sentenza finale (a prescindere dall’esito) sarebbe stata decisiva per molti altri operatori nel settore. Se le accuse di abuso di copyright troveranno anche solo un qualche tipo di fondamento, infatti, il terremoto che scuoterebbe le fondamenta di Cupertino potrebbe tradursi in manna per i vari Psystar, PearC e così via.
Ora, per richiesta della corte, le due parti coinvolte si sono dovute incontrare nel tentativo di trovare una strada comune, anche se oggettivamente a questo punto i margini di riconciliazione sono pressoché sfumati. Tant’è che, stando alle indiscrezioni, non sarebbe stata trovato alcun accordo. Purtroppo, data la natura estremamente confidenziale di questo tipo di conferenze, per il momento non sono noti altri dettagli.
E intanto, la guerra per strappare OS X al Mac continua.