Il fenomeno degli smartwatch sta contagiando diverse aziende e forse anche Apple prima o poi si deciderà a presentare un vero e proprio iWatch, ma al momento la diffusione di questi orologi sempre connessi è frenata dalla scarsa autonomia offerta dalle batterie che necessariamente devono essere di piccole dimensioni.
Per limitare i consumi c’è chi ricorre a schermi e-ink, come Pebble, e chi invece preferisce puntare sul Bluetooth 4.0, come MetaWatch, per beneficiare del basso consumo di energia del nuovo protocollo di trasmissione senza fili, adottato da Apple nell’iPhone 4S ed in tutti i più recenti dispositivi della Mela.
Grazie ad un apposito chip prodotto da Texas Instruments il MetaWatch supporta sia la connessione Bluetooth 4.0 sia la tradizionale connessione Bluetooth 2.1, inoltre un apposito set di API permette di sviluppare applicazioni che funzionano indistintamente con dispositivi iOS 5 o superiore ed Android 2.3 o superiore.
Il MetaWatch, dotato di schermo LCD monocromatico da 96 x 96 pixel, sei bottoni programmabili, accelerometro su tre assi, vibracall e sensore di luce ambientale, è in vendita sul sito del produttore a 199 $, circa 155 €.