Mentre noi ridiamo e scherziamo, nel mondo dell’informatica sta accadendo una rivoluzione paragonabile solo alla creazione di Internet o al lancio del primo iPhone. E pochi sembrano rendersi davvero conto della svolta epocale. Anzi, vi diciamo di più: Microsoft, zitta zitta, forse ha appena ucciso Siri, Safari e perfino Google. E presto sarà evidente il perché.
In queste ore, Microsoft sta affinando le proprie armi, e ha integrato l’assistente vocale di Bing all’interno del suo browser Edge. Veloce come Chrome ma molto più rispettoso della privacy, meno imperniato sui servizi Google e più sull’esperienza utente, Edge è ben lontano dall’orrore che era Internet Explorer. È un prodotto decisamente valido, e forse uno dei browser migliori che esistano oggi. Tant’è che lo usiamo quotidianamente in Redazione, in affiancamento a Safari, da anni ormai.
E se prima era un buon browser, veloce e dotato di un’esperienza utente unica, ora è addirittura IL nostro browser preferito. E vi diciamo perché.
Meglio di Google
Bing Chat è un servizio di Microsoft che ti permette di interagire con un chatbot AI basato sulla stessa tecnologia avanzata di OpenAI che ha creato ChatGPT. Con Bing Chat puoi fare diverse cose, come:
- Fare ricerche sul web usando il linguaggio naturale
- Generare contenuti creativi come poesie, storie, codice, canzoni e altro
- Chiedere informazioni su prodotti o servizi
- Ricevere suggerimenti per le prossime domande o azioni
- Divertirti con battute, giochi e parodie
Bing Chat può tornare utile all’utente perché:
- Offre una modalità di ricerca più interattiva e personalizzata
- Fornisce risposte informative, visive, logiche e pratiche
- Stimola la curiosità e la creatività dell’utente
- Rende la navigazione sul web più piacevole e coinvolgente
Per capirci, con la vecchia ricerca di Google si impostava una frase chiave e si doveva leggere decine di articoli nella speranza che contenessero le informazioni di cui abbiamo bisogno. Con ChatGPT e Bing Chat è come se un blogger a personale facesse questo lavoro per noi e poi scrivesse un post con le esatte informazioni che chiedevamo. Un post cucito su misura sulle nostre esigenze.
E la buona notizia è che non bisogna per forza usare Edge: Bing Chat è infatti disponibile su qualsiasi browser, incluso Safari.
Bing Chat su Safari
Per installare Bing Chat su Safari devi iscriverti alla Beta e installare l’estensione. Basta seguire questi passi:
- Scarica e installa l’estensione Microsoft Bing for Safari dal Mac App Store
Richiedi l’accesso a Bing Chat e al Nuovo Bing iscrivendoti gratuitamente alla lista d’attesa a questo link.Riceverai una email di conferma da Microsoft (può trascorrere anche una settimana a seconda della richiesta).Non ci sono più liste di attesa, la feature è disponibile per tutti.- Apri una nuova scheda su Safari e clicca sull’icona dell’estensione Bing accanto alla barra degli indirizzi. Una volta aperta, clicca sul pulsante Open Bing Chat.
- Accedi con il tuo account Microsoft e inizia a chattare con Bing Chat.
Differenze tra Bing Chat e ChatGPT
Anche se Bing Chat e ChatGPT sono due servizi di chatbot generativa basati sulla stessa tecnologia di OpenAI, sono profondamente diverse.
La differenza principale è che tutta la conoscenza di ChatGPT si ferma a settembre 2022; Bing invece è integrato con la ricerca di Bing, quindi ha accesso ad Internet. Tant’è che le sue informazioni sono sempre aggiornate, con tanto di fonti ufficiali.
Inoltre, Bing permette di impostare il grado di creatività/precisione laddove ChatGPT non ha opzioni di personalizzazione o impostazioni. Infine, Bing Chat è gratuito, pur se con un numero limitato di conversazioni che puoi fare ogni giorno. ChatGPT invece impone il pagamento di una versione Plus per godere della priorità di accesso, e quando c’è congestione, chi non paga aspetta.
Apple che Fa?
Google non sta a guardare, e ha già annunciato di voler implementare funzionalità di AI generativa all’interno di Gmail, Workspace e Docs. In pratica, gli utenti potranno far creare all’intelligenza artificiale i testi delle proprie mail, una “lettera al team” o dei documenti di lavoro.
In queste ore, Big G ha anche svelato API e strumenti che permettono agli sviluppatori di creare app basate sull’AI generativa di Google. Tra cui le API PaLM, che migliorano semplicità e sicurezza con i modelli A, e MakerSuite per creare prototipi.
Generative AI App Builder permette di creare rapidamente nuove esperienze, tra cui bot, interfacce chat e motori di ricerca personalizzati su argomenti specifici. E molto altro, ma forse troppo poco.
Nel mentre, Microsoft corre e annuncia il supporto a GPT-4 dalla prossima settimana. GPT-4 è addestrato su 100 trilioni di parametri rispetto ai 175 miliardi di GPT-3, il che renderebbe GPT-4 500 volte più potente dell’attuale generazione. Con la nuova versione dell’AI, un utente può mostrare a ChatGPT un’immagine e farle domande su come le persone o gli oggetti nell’immagine sono collegati o interagiscono tra loro. O potrebbero chiedergli di scrivere una storia basata sui contenuti di un’immagine o addirittura di un video. E Apple che fa?
Apple ha deciso di restringere a chi ha più di 17 anni la possibilità di scaricare dall’App Store l’aggiornamento di BlueMail perché include ChatGPT, un’AI generativa che potrebbe proporre contenuti non adatti a tutte le età. Inoltre, starebbe riesaminando lo sviluppo di un’AI generativa propria per non restare indietro rispetto alla concorrenza. Ma la verità è che, nonostante goda di un indiscutibile vantaggio lato hardware, è alla finestra ad aspettare. E questa attesa, vista la velocità con cui si muovono le cose, potrebbe risultarle fatale.