Negli USA Microsoft ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria dedicata ad uno dei suoi prodotti forse meglio riusciti eppure più ignorati. Parliamo del Surface, un tablet che Redmond non fatica a definire lo strumento ideale di produttività per qualunque cliente. Sottinteso, migliore di iPad e soprattutto della suite iWork finita neppure un mese fa nel mirino delle critiche del vice presidente delle comunicazioni della società Frank Shaw.
A dire di quest’ultimo, infatti, Pages, Numbers e Keynote –divenuti gratuiti per gli acquirenti dei nuovi dispositivi iOS- sono poco più che dei “ripensamenti” su un tablet che “difetta di precisione e di una componente Desktop per il multi-tasking parallelo.” Microsoft, invece, sì che conosce le esigenze degli utenti; “Microsoft,” ha spiegato Shaw, “comprende meglio di chiunque altro sul pianeta come la gente possa lavorare in modo proficuo.”
Ora guardate l’immagine in cima al post, e che è stata scattata a San Franisco. C’è un Surface 2 con due app aperte: una mostra un’immagine delle Hawaii (ma poi, è veramente necessario poter visualizzare contemporaneamente due app su un display simile?) e l’altra un foglio di calcolo su Excel. Sottotesto: “Questo non è solo un laptop, questo è nuovo Surface. Un dispositivo per tutto nella tua vita.” Peccato che tanta enfasi venga stemperata dalla somma totalmente sbagliata.
Non senza ironia, AppleInsider si è divertita a ricreare su Numbers la medesima tabella, e il risultato non è 9.000 ma 9.500 dollari.
Nonostante l’incredibile “potenza” della suite Office, la raffigurazione stessa del software Microsoft che gira sul suo tablet ibrido mostra un errore da 500$. […] La somma corretta sarebbe 9.500$, che Apple Numbers non ha problemi a calcolare né su iPhone, né su Macintosh, e neppure sulla versione Beta di iWork per iCloud accessibile via browser. Nonostante difetti di alcune feature, per esempio editing dei grafici e effetti 3D, la versione di Numbers accessibile da browser è quanto meno in grado di fare un’addizione in modo corretto.
Evidentemente, l’immagine usata nel medio formato luminoso (così si chiama in gergo quel tipo di impianto cartellonistico) è stata vittima di una svista tra i vari rimaneggiamenti dei creativi della società. Una svista che non ha notato neppure Frank Shaw, che immaginiamo abbia dato l’imprimatur finale.
Niente di grave, per carità. Ma si tratta certamente d’uno scivolone che si poteva e doveva evitare dopo gli sconti disperati e le permute dei mesi scorsi, e soprattutto dopo il flop del Surface che ha costretto la società a tagli per 900 milioni di dollari. Il karma non perdona.