Il chief operating officer di Microsoft, Kevin Turner, ha parlato della mela, di OS X e del futuro dell’informatica. Apple, afferma, ha preso una cantonata con quella che definisce l’era post-PC. Per Redmond, ci aspetta invece il “PC+.”
Alla Worldwide Partner Conference di ieri, Turner spiegava la differenza d’approccio nel software tra le due storiche rivali:
“Apple costruisce hardware grandioso, ma la verità è che per quanto concerne l’OS vediamo le cose in maniera molto diversa. Voglio che lo sappiate: riteniamo che Apple abbia torto. Ne hanno parlato come dell’era Post-PC. Parlano di quanto siano diversi i tablet e i PC. E crediamo che nel nostro mondo ciò costituisca un abbaglio. Riteniamo in realtà che Windows 8 sia una nuova era per il PC-plus, e crediamo che sia davvero strategico proseguire su questa strada. Crediamo anche che la fruizione dei contenuti e la loro creazione possano coesistere nello stesso dispositivo. Crediamo che alla semplice pressione d’un pulsante, ci si possa spostare senza soluzione di continuità da un mondo all’altro. Crediamo che si possa avere touch, penna, mouse e tastiera.”
Una logica che potrebbe anche funzionare, ma che va valutata all’atto dell’implementazione pratica, quando Windows 8 sarà disponibile in versione definitiva e su un numero eterogeneo di dispositivi e computer. E comunque, una distanza siderale dalle scelte fatte a Cupertino.
Ricordate quando Steve Jobs diceva che “i tablet non sono PC e i nostri competitor non lo capiscono”? Rileggete ora la metafora storico-automobilista fatta durante la conferenza D8:
Quando eravamo una nazione prevalentemente agricola, tutte le automobili erano simili a furgoni. Ma a mano a mano che la gente si spostava verso i centri urbani, hanno iniziato a diventare le automobili che conosciamo. Ritengo che i PC stiano per assomigliare ai furgoni. Sempre meno gente ne avrà bisogno, e questo metterà a disagio qualcuno.
Va’ a sapere chi dei due ha ragione. L’impostazione duale di Cupertino (un OS per ogni tipologia di hardware) di sicuro ha prodotto alcuni tra i dispositivi più piacevoli e funzionali che si siano mai fregiati della mela morsicata. E poi, non è affatto vero che un iPad serva solo alla fruizione dei contenuti, altrimenti iMovie, Pages, Keynote e tante altre app di terze parti non avrebbero alcun senso.
D’altro canto, è anche vero che la semplificazione avvenuta in iOS può, in determinate circostanze, rappresentare un fastidioso impasse (mancanza di file manager, scarsa espandibilità, etc.). Poter passare ad una interfaccia desktop tradizionale, di tanto in tanto, tornerebbe davvero utile, e questa è per l’appunto la strada scelta da Microsoft.
Insomma, è davvero finita l’epoca dei PC come diceva Jobs, o i tablet sono semplicemente una variazione sul tema dei PC? Sembra un discorso ozioso, ma è su questo dettaglio che si decreteranno vincitori e vinti di qui ai prossimi anni.