Come cambiano le cose: ai tempi del boom di Internet, Apple era costretta a rincorrere Microsoft e a chiederle di sviluppare una versione per Macintosh del proprio browser. Il connubio forzoso è andato avanti dal 1996 al 2003 e, per tutti e cinque quegli anni, Internet Explorer costituì l’app predefinita per la navigazione Web, anche per noialtri. Ora invece -per la serie corsi e ricorsi storici- siamo al ribaltamento degli equilibri.
Da una parte abbiamo Apple con iTunes, una delle app più diffuse della storia dell’informatica, visto che serve a gestire milioni di iPhone, iPad ed iPod touch; dall’altra, c’è Microsoft col suo nuovo Sistema Operativo, Windows 8, caratterizzato da un’inedita Interfaccia Utente che sta polarizzando il pubblico: o la si ama, o la si odia. Non sorprende quindi che una delle app più ricercate sul Windows Store sia proprio iTunes, né sorprende che Microsoft stia facendo pressioni da mesi perché ne venga creata una versione più aggiornata e compatibile con Metro.
In un’intervista a CNN Money, tuttavia, il CFO del team Windows Tami Reller ha dichiarato velenoso:
“Fareste meglio a non aspettarvi un’app iTunes su Windows 8 [ottimizzata per Metro, quindi. N.d.A.]. C’è tantissima richiesta per iTunes. Ma il tappetino di benvenuto fuori dalla porta, noi ce lo abbiamo messo. Non si può certo dire che non ci abbiamo provato.”
E c’è pure di peggio. A quanto pare, Apple non ha intenzione di collaborare neanche sul versante di Windows RT, la versione dell’OS Microsoft per processori ARM che gira sui Surface. Un Sistema Operativo ibrido e poco riuscito, che il CEO di Acer ha recentemente definito “di nessun pregio.”
D’altro canto, è uno stato di cose che ad Apple conviene. Il sottotesto dell’intera vicenda sembra infatti sussurrare alle orecchie degli utenti: beh, se proprio non vi piace il funzionamento dell’iPhone su Windows, forse è il momento di passare alla pulizia e all’eleganza del Mac. Come cambiano le cose.