Secondo le statistiche 2010 del più grosso network indipendente di pubblicità online, Millennial Media, a luglio Apple trainava il grosso del mercato grazie alla propria piattaforma iOS, e in particolare iPhone.
Sul network Millenial, ben il 35% di tutte le impressioni pubblicitarie sono visualizzate su di un dispositivo con la mela sopra, cui segue Samsung col 17%, RIM col 10%, Motorola col 9% ed infine HTC col 7%. Se invece escludiamo tutti i dispositivi mobili di Cupertino privi delle funzionalità telefoniche, Apple resta comunque in prima posizione sulla top 20 con il 24% di share, seguita immediatamente dal 6,7% del BlackBerry Curv.
Se circoscriviamo il campo d’azione ai soli smartphone (che rappresentano metà del business di Millennial Media; mancano all’appello dispositivi evoluti come iPod touch o Sony PSP e i cosiddetti feature phone) Apple da sola si accaparra il 55% della torta, seguita Android col 19%, Rim col 16%, Windows Mobile col 4% e tutte le altre piattaforme aggregate col 6%.
A riprova dell’importanza della mela nel comparto, si può aggredire il problema da un punto di vista molto diverso. Tra tutti gli sviluppatori che si rivolgono a diverse piattaforme sul network di Millennial, tutti contemplano iOS, laddove solo il 75% ha come target anche Android, il 46% supporta BlackBerry OS, mentre il 29% si rivolge a Symbian. Le categorie di applicazioni mobili più interessanti in cui investire restano i giochi, che da soli creano il 47% del business del network di Millennial; seguono le app di social networking e quelle musicali, in rapida risalita rispetto al sesto posto registrato a giugno.
Infine, anche se il grosso del mercato di Millennial è rappresentato dagli USA, la società afferma che globalmente a luglio le richieste pubblicitarie partite da un dispositivo Android sono salite del 47% rispetto al mese precedente, e del 690% rispetto a gennaio 2010. Di contro, iOS ha segnato un modesto +24% rispetto a giugno, e +15% da gennaio; se però consideriamo le richieste partite dai soli iPad, l’incremento è molto maggiore e si assesta su un più generoso 327%. A mo’ di paragone, le richieste registrate dagli smartphone RIM sono salite soltanto del 18% rispetto a giugno, e del 66% rispetto a gennaio.
[Via AppleInsider]