Niente da fare per Xiaomi, la società cinese che da anni “si ispira” alla ai prodotti con la mela. Apple ha chiesto e ottenuto che la UE non accettasse il trademark ‘Mi Pad’, giudicato troppo simile ad ‘iPad.’
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È ambiziosa, dinamica e tutto sommato sforna prodotti con un interessante rapporto prezzo/prestazioni. Xiaomi ha sempre tenuto Apple in grande considerazione, forse pure troppo; sarà per quello che molti dei suoi prodotti spesso somigliano tantissimo agli smartphone e tablet di Cupertino.
Uno degli ultimi, forse lo ricorderete, è il Mi Pad 2, un tablet da 9,7″ che sembra il fratello cinese di iPad (perfino nel sito Web).
Non sorprende dunque che Apple abbia fatto ricorso all’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, e non sorprende che il Tribunale dell’Unione Europea le abbia infine dato ragione. Il marchio “Mi Pad” non può essere registrato nel Vecchio Continente poiché troppo simile al suo omologo con la mela:
“Le differenze tra i loghi in questione,” si legge nella sentenza, “risultanti dalla presenza di una lettera “m” aggiuntiva all’inizio di ‘Mi Pad’ non è sufficiente a bilanciare l’alto grado di somiglianza fonetica e visiva tra i due loghi.”
Poiché siamo al secondo grado di giudizio, ovviamente, Xiaomi ha la facoltà di appellarsi alla decisione del giudice e di portare il caso dinnanzi alla Corte di Giustizia UE. Ma un ribaltamento in terzo grado, a questo punto, appare molto improbabile.