Una delle più grandi cose dei nostri tempi, secondo il columnist del Wall Street Journal Walt Mossberg, è il consumer empowerment e cioè la possibilità per l’utente digitale di scegliere la combinazione hardware e software che preferisce in assoluta libertà e secondo le proprie esigenze, inclinazioni, possibilità. Questo importante assunto, dice il giornalista, viene meno quando si parla di cellulari e mobilità perché gran parte del potere risiederebbe nelle mani di pochi e grandi gestori, “il diavolo” per usare le sue parole.
L’importante, secondo Mossberg, è sciogliere in qualche modo la pesante catena che lega il network alla tecnologia. Certo, è lecito ed auspicabile che le compagnie telefoniche possono fare profitti e recuperare gli ingenti costi sostenuti a sostegno e crescita della rete ma ciò non significa che abbiano anche il diritto di controllare qualunque cosa avvenga sul network. Neutralità, insomma. Per il giornalista è imperativo separare l’acquisto del telefono dall’acquisto del servizio, come avviene nel mondo dei Pc, in cui ognuno di noi sceglie il computer che più l’aggrada, il Sistema Operativo ed i programmi che desidera senza dover né avvertire – né pagare – il gestore del servizio telefonico. E senza ricorrere a complesse procedure come unlock e jailbreak.
Questo intervento ha già qualche mese e si riferisce principalmente al mercato USA, tuttavia è ancora attuale perché spiega molto bene in che modo gli operatori mobili hanno ostacolato l’avanzamento della tecnologia nei cellulari per anni.
[Via AppleTell]