Walt Mossberg – columnist per il Wall Street Journal e tra i primi a recensire l’iPhone quando uscì un anno fa – dice la sua sulla nuova fatica di Cupertino, l’iPhone 3G.
Senza entrare troppo nei dettagli, ai quali promette di dedicare un’intera recensione, Mossberg affronta tre questioni a caldo. In particolare, si sofferma sul passaggio al 3G, che porterà grandi vantaggi agli utenti, soprattutto considerando che iPhone è il telefono più usato per la navigazione.
Il secondo punto è il notevole taglio del prezzo del dispositivo abbinato ad un abbonamento, che è passato dai 99 di un anno fa ai 99 di oggi. Infine, Mossberg loda l’ecosistema creato da Apple attorno al suo telefono – la suite di sviluppo (SDK) – che consentirà di avere moltissime applicazioni di terze parti che copriranno tutti i settori, dal medicale all’entertainment. L’iPhone, insomma, non è un semplice gadget ma una piattaforma in grado di entrare in diretta competizione con Microsoft, Google e Rim.
Ma l’iPhone 3G, secondo il giornalista, è tutt’altro che perfetto e porta con sé poderose lacune: la fotocamera rimasta a soli 2 Megapixel, la mancanza del copia/incolla, l’impossibilità di manipolare i documenti Word sono alcuni esempi. Cita anche il mancato supporto agli MMS, sebbene ammette che a questo si possa ovviare con software di terze parti.