In una nota, l’analista di Piper Jeffrey Gene Munster avrebbe ammonito i propri clienti chiedendo loro di ridimensionare le aspettative per il WWDC 2010. L’appuntamento più importante per il mondo Mac, afferma, sarà un “non-evento”, e soprattutto che “lo spazio per le sorprese sarà ridottissimo”.
Niente sconvolgimenti dal punto di vista tecnologico, e andamento delle azioni quanto mai prevedibile: queste le indicazioni fornite dall’analista. A suo dire non ci sarà molto da commentare al di là del pezzo forte del keynote, cioè la prossima generazione di iPhone. Eppure quest’ultimo, grazie a fotocamera sul retro dotata di flash e fotocamera frontale per le videoconferenze, dovrebbe spingere le vendite al di là delle stime di Wall Street e catalizzare la crescita azionaria di Cupertino nei prossimi mesi.
Quanto al resto, afferma Munster, c’è la possibilità che venga annunciato un accordo con Verizon per la distribuzione del telefono, anche se la cosa risulta al momento parecchio improbabile e comunque di scarso interesse per il pubblico europeo. Scontato invece l’aggiornamento sui dati di vendita dell’iPad, oggettivamente un momento di gloria troppo ghiotto perché Steve Jobs se ne privi.
Infine, dello spazio dovrebbe essere dedicato a Mac OS X 10.7. L’analista accusa Apple di aver infuso molta più energia nel suo Sistema Operativo mobile che nel felino, e per questa ragione (quasi per bilanciare) si vedrà costretta a lanciare una dimostrazione delle nuove funzionalità di quest’ultimo. Cosa più che dovuta a quegli utenti che, pur riconoscendo gli aspetti avveniristici dei nuovi smartphone e tablet, gradirebbero ogni tanto novità sostanziali anche nell’obsoleto computing tradizionale, quello mouse e tastiera per intenderci.
Se però desiderate un improbabile one more thing, abbiamo uno scoop per stomaci forti. Secondo Barron’s, Steve Ballmer sarà presente al WWDC per presentare Visual Studio 2010. Difficile crederci, ma l’esperimento sarebbe certamente divertente.