Nel 2013 i Mac torneranno al RISC con processori ARM

Nel 2013 i Mac torneranno al RISC con processori ARM


Quando Apple abbandonò i processori Power PC con architettura RISC per adottare su tutta la gamma Mac i processori Intel x86 con architettura CISC si chiuse improvvisamente un’epoca. A molti sembrò una resa incondizionata di Cupertino di fronte all’impossibilità di tenere il passo con l’evoluzione dei processori x86, che tra l’altro riuscivano a contenere i consumi energetici a parità di prestazioni, dote essenziale per i computer portatili.

In realtà Apple non ha mai abbandonato l’architettura RISC investendo molto nei processori ARM che hanno permesso prima la realizzazione degli iPod, poi quella degli iPhone e degli iPad, dimostrando al mondo intero le potenzialità offerte da questo genere di processori anche su dispositivi di dimensioni maggiori rispetto a quelle di uno smartphone.

Negli ultimi anni gli unici processori marchiati con il logo della Mela sono stati proprio l’Apple A4 e l’Apple A5, progettati grazie all’acquisizione di due aziende specializzate nello sviluppo di processori ARM, ovvero P.A. Semi ed Intrinsity. D’altra parte Apple già alla fine degli anni ottanta aveva iniziato a lavorare con l’inglese Acorn per sviluppare una nuova versione del core ARM. Il progetto era talmente importante che il significato dell’acronimo ARM venne trasformato da Acorn RISC Machines ad Advanced RISC Machines.

Quando Apple decise di adottare i processori Intel, tuttavia, i processori ARM non erano così evoluti da poter sostituire i Power PC e di conseguenza a Cupertino furono costretti ad abbandonare l’architettura RISC per i Mac. Negli ultimi anni però, grazie proprio alla spinta degli smartphone e dei tablet, i processori ARM hanno fatto passi da gigante, con l’Apple A5 che essendo basato sull’architettura Cortex A9 può contare addirittura su due core.

Secondo un’indiscrezione raccolta da SemiAccurate, Apple potrebbe tornare ad adottare l’architettura RISC sui MacBook ed anche sugli iMac a partire dalla seconda metà del 2013.

I nuovi processori ARM Cortex A15 possono già indirizzare la memoria con un bus a 32 bit o superiore, ma i core interni sono fermi a 32 bit. Verso la metà del 2013 però saranno disponibili i primi processori ARM con core a 64 bit in grado di competere alla pari con i processori Intel x86 in termini di potenza di calcolo e consumo energetico.

La coincidenza delle due date non sarebbe casuale e si preannuncia come un’altra svolta epocale, che potrebbe chiudere la parentesi Intel di Apple. Al momento infatti è prematuro dire chi produrrà questi processori ARM, visto che Apple attualmente sfrutta le capacità produttive di Samsung e si appresta a ricorrere a quelle di TSMC, ma anche la stessa Intel sta valutando seriamente la possibilità di avviare la produzione di processori ARM per non rimanere spiazzata da quello che sembra essere il processore del futuro.

Non stupisce quindi sapere che anche Microsoft stia realizzando delle versioni di Windows in grado di girare su processori ARM e la convergenza di Mac OS X con iOS potrebbe essere solo il preludio ad un unico sistema operativo per tutta la gamma dei dispositivi Apple.

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