Netflix, il colosso dello streaming, ha annunciato una importante restrizione sull’uso delle sue credenziali, entrando in vigore in oltre cento Paesi, Italia compresa. L’azienda sta mettendo in atto misure per contrastare la condivisione delle password al di fuori del nucleo familiare dell’abbonato.
Sto alla condivisione delle password di Netflix
In un’epoca in cui l’intrattenimento digitale è alla portata di tutti, Netflix sottolinea l’importanza della legittimità dell’uso dei suoi servizi. Secondo le nuove linee guida, ogni abbonamento dovrebbe essere utilizzato solo dal “nucleo domestico” dell’abbonato, che include coloro che vivono con lui. Questa mossa è un tentativo di ridurre la pratica diffusa della condivisione di password, che ha avuto luogo per anni senza particolari restrizioni.
Per chi desidera condividere il proprio abbonamento con individui al di fuori del nucleo familiare, Netflix offre ora due opzioni. Gli utenti possono trasferire il proprio profilo su un nuovo abbonamento a pagamento o aggiungere un utente extra al costo di 4,99 euro al mese. Questa nuova politica è coerente con l’obiettivo di Netflix di continuare a investire in nuovi contenuti, come film e serie TV, al fine di offrire una varietà di opzioni di intrattenimento per tutti i gusti e le preferenze linguistiche.
La decisione di Netflix arriva dopo un periodo di rallentamento della crescita degli abbonati. Nonostante l’azienda abbia guadagnato 32 miliardi di dollari di entrate nel 2020, si stima che circa 100 milioni di persone in tutto il mondo utilizzino le password condivise per accedere ai contenuti di Netflix. Questo freeloading avviene a spese dei 232,5 milioni di abbonati paganti di Netflix.
Prima di questo cambiamento, Netflix ha iniziato a testare misure simili in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna, nonché in America Latina. L’azienda ha anche introdotto nuove funzionalità per facilitare il trasferimento di profili tra account.
Greg Peters, co-CEO di Netflix, ha riconosciuto che questa nuova politica potrebbe portare a un aumento delle cancellazioni di abbonamenti. Nonostante le possibili implicazioni, Peters afferma che “vale la pena notare che questa non sarà una mossa universalmente popolare”. Quest’annuncio ha causato una caduta del 2% nelle azioni di Netflix, nonostante l’aumento generale del prezzo delle azioni del 20% nell’ultimo anno.