Quelli di All Things Digital si sono fatti una lunga chiacchierata col CEO di Rovio Mikael Hed, la mente dietro al successo incommensurabile di Angry Birds e, sorpresa ma neppure troppo, in cantiere c’è finalmente un nuovo titolo che non ha nulla a che spartire col franchise milionario dei pennuti arrabbiati.
È il gioco che l’ha portata alle luci della ribalta mondiale, con un invidiabile successo di pubblico e critica, anche se non è certamente l’unico della sua storia. Prima di Angry Birds ce ne sono stati almeno una trentina, su diverse piattaforme e caratterizzati da fortune alterne, ma è col lancio al volatile che si sono fatti una reputazione di tutto rispetto e 10 milioni di download in 10 giorni.
Da allora, tuttavia, è stato un profluvio di variazioni sul tema, incursioni nel mondo reale e triangolazioni di marketing. Dal prossimo 22 marzo, per dire, arriverà la variante spaziale del gioco, intitolata Angry Birds Space in cui gravità zero, slow-motion e distruzioni alla velocità della luce la fanno da padroni.
Per carità, tutto estremamente divertente, e soprattutto redditizio. E’ giunta però l’ora di mostrare anche qualcosa di più; ben venga quindi la volontà di abbandonare gli spin-off, almeno per il momento. Purtroppo durante l’intervista non è trapelato nessun dettaglio in particolare, ma una cosa è certa: le prossime mosse della software house finlandese decreteranno senza mezzi termini se la reputazione che si sono guadagnati era ben risposta.
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