Stando ad un articolo di Noam Cohen sul NY Times, gli iPhone 3G egiziani non sono dotati di GPS poiché questo è una “prerogativa militare”, almeno secondo il governo locale. Se si guarda alla pagina Apple egiziana dedicata all’iPhone, non si nota difatti nessun accenno a questa tecnologia.
La richiesta avanzata dal governo egiziano si basa sul fatto che utilizzare un’unità GPS fornisce coordinate accurate di luoghi e dunque faciliterebbe la scoperta di basi militari e luoghi strategici, secondo quanto Ahmed Gabr, blogger di Gadgetsarabia, ha scritto in una email al giornalista americano.
Gabr, dal canto suo, ha acquistato il proprio iPhone 3G tramite eBay e possiede dunque un modello standard senza “menomazioni” tecnologiche proprio come quelli venduti nel mondo occidentale.
Non è il primo caso nella storia dell’Egitto (e in altri paesi) in cui il governo “mette freno alla tecnologia”. L’articolo continua accennando ad un trascorso in cui gruppi di Facebook furno “smantellati” per volontà delle autorità governative locali e pone l’attenzione sui diritti umani che, senza troppo indagare, risultano violati dai governi attraverso limitazioni alla libertà (anche tecnologica) dei propri cittadini.