Come ampiamente annunciato, dopo Blackberry, Microsoft e Google aprono ufficialmente i battenti dell’App Store targato Nokia. Niente di nuovo sotto il sole, per ora, ma un bacino d’utenza potenziale che potrebbe dare filo da torcere anche ad Apple.
Come sottolineano velenosamente su 9to5Mac, se l’imitazione è la forma più sincera di adulazione, allora l’industria della telefonia mobile ha un amore spassionato per l’iTunes Store. In quest’ultima incarnazione, il mercato virtuale del software di Nokia si chiama OVI e consente di scaricare applicazioni, giochi, video e podcast:
Lo store offre 20.000 prodotti diversi, e può essere facilmente consultato dai 50 milioni di utenti Nokia. I visitatori possono scegliere di visualizzare tutti i prodotti o soltanto quelli compatibili col proprio telefono. Il client software necessario è disponibile in inglese, tedesco, italiano, russo e spagnolo.
Una delle (poche) differenze macroscopiche rispetto al servizio offerto da Apple è che in molte nazioni gli acquisti generati sullo store vengono direttamente aggiunti nella fattura dell’operatore telefonico o scalati dal credito il che, in un paese come l’Italia, potrebbe favorire Nokia sugli altri competitor che invece richiedono la carta di credito. Certo, sempre ammettendo che tutto funzioni come dovrebbe.