Malik Bendjelloul, l’autore del documentario “Searching for Sugar Man,” ha rivelato in un’intervista di aver terminato anzitempo il budget destinato alle riprese; e allora, ha dovuto ripiegare sull’iPhone. Niente di nuovo, direte, ma stavolta c’è qualcosa di diverso: questa pellicola è in lizza per l’Oscar Best Documentary Feature.
Il documentario parla di due sudafricani in viaggio per “scoprire il destino del loro eroe, il musicista americano Rodriguez,” e si è già guadagnato il premio Producers Guild per il miglior documentario e il riconoscimento Best Documentary Director presso i DGA Awards; senza contare gli allori ricevuti dalla Critics’ Choice Awards, dalla International Documentary Association e dalla National Board of Review.
L’aspetto più curioso della vicenda, e la ragione per cui ne parliamo su queste pagine, tuttavia, consiste nel fatto che a un certo punto il regista è stato costretto a terminare il lavoro col suo iPhone e tanta inventiva. Lo ha raccontato Bendjelloul stesso in una intervista a CNN Money:
Ho iniziato a girare su una fotocamera Super 8, come nei film, cosa che però è piuttosto costosa, e così ho finito tutti i soldi. Mi mancavano solo pochissime scene, ma purtroppo ne avevo disperatamente bisogno. E così, un bel giorno mi sono reso conto che c’è quest’app da 1$ qui su iPhone, l’ho provata e ho ottenuto sostanzialmente i medesimi risultati dell’attrezzatura professionale.
L’app “da un dollaro” in questione in realtà costa lievemente di più a causa di una recente fluttuazione di prezzo, ma resta una scelta davvero interessante. Si chiama 8mm Vintage Camera, è prodotto dalla Nexvio e promette di conferire ai filmati fatti su iPhone ed iPod touch un look retrò molto convincente. Ed evidentemente, non disattende le premesse. La trovate a 1,79€ su questa pagina dell’App Store.
Non è la prima volta che i registi si affidano a questi mezzi di ripiego; Park Chan-wook è ricorso all’accoppiata iPhone+app per il lungo intitolato Oldboy, e oltretutto esiste perfino un iPhone Film Festival ufficiale. Di sicuro, però, è la prima volta che una di queste pellicole rischia di vincere un Academy Award.