[related layout=”right” permalink=”https://www.melablog.it/post/189504/lfbi-ha-sbloccato-liphone-di-san-bernardino-e-tregua-con-apple”][/related]Il caso legato alla strage di San Bernardino è stato eclatante, ma la American Civil Liberties Union non ritiene sia l’unico del suo genere. Nella giornata di oggi, la ACLU ha infatti affermato di aver identificato ben 63 casi negli Stati Uniti in occasione dei quali le autorità avrebbero chiesto a un tribunale di ordinare ad Apple o Google di aiutare nello sblocco dei dispositivi.
La maggior parte di questi casi riguarderebbe indagini legate a traffico di droga, evidenziando con il loro numero una prassi che ACLU ritiene ormai ordinaria per il governo. Secondo Reuters, rappresentanti del Dipartimento di Giustizia e di Apple avrebbero rifiutato di commentare, mentre Google avrebbe rifiutato di dire con che frequenza ha collaborato con le autorità. Tra le tante richieste ricevute da Apple dal 2008, l’azienda avrebbe collaborato senza obiezione secondo il Dipartimento.
L’inasprimento dei rapporti risale agli ultimi mesi, durante i quali c’è stato il braccio di ferro legato all’iPhone 5c appartenuto a uno dei killer di San Bernardino. Le dichiarazioni provenienti da entrambi i lati non hanno mai dato l’impressione di contenere tutta la verità sulla trattativa in corso, lasciandoci col dubbio legato alla reale sicurezza dei dispositivi che ogni giorno utilizziamo.