Arriva una nuova condanna per Apple Retail France: un tribunale di Parigi ha dato ragione a un impiegato di un Apple Store che denunciava il suo datore di lavoro per non rispettare la legislazione riguardo ai turni di notte. L’impiegato si era rivolto ai prud’hommes, una commissione di conciliazione lavoristica francese, perché lavorava abitualmente fino alle 22, ma senza che ci fosse uno specifico accordo con Apple.
In Francia, la legislazione prevede che il lavoro notturno debba essere una pratica non abituale, altrimenti il datore di lavoro è obbligato a stipulare un contratto specifico con il lavoratore. Apple Retail France, l’azienda che gestisce gli Apple Store d’oltralpe, si è difesa citando la legislazione, dicendo che per lei le ore di lavoro dopo le 21 sono sempre di carattere eccezionale e non abituali. Il carattere “totalmente occasionale” delle ore supplementari notturne (pagate come normali ore diurne) è stato contestato dalla Clic-P, gruppo inter-sindacale parigino che difendeva gli interessi del lavoratore.
L’impiegato chiedeva 2.000€ di danni e interessi, oltre a qualche centinaio di euro che gli spettavano per mancato rispetto del riposo giornaliero, anch’esso garantito dalla legislazione sul lavoro. Il totale della condanna per Apple Retail France è inferiore a 4.000 €.
Questa è la seconda condanna per la gestione degli Apple Store in Francia: nel mese di marzo di quest’anno, Apple era stata condannata a pagare 10.000€ di danni nei confronti delle sei unioni di lavoratori che avevano lamentato la pratica scorretta da parte della società americana, sempre in materia di lavoro notturno.