Diciamolo subito, non è uno dei nostri soliti post, e probabilmente come argomento sarebbe stato più indicato per i MacSconti della domenica curati da Ruthven. Senza contare che non tutti i lettori potranno beneficiare della cosa, visto che i punti vendita Billa sono presenti soltanto in Lombardia, Piemonte e Veneto, ma data l’eccezionalità dell’offerta che abbiamo ricevuto in redazione, ci è sembrato sensato approfondire un po’, ed ecco cosa abbiamo scoperto.
Il comunicato recita:
Dal 28 febbraio al 12 marzo, tutti i clienti in possesso della carta fedeltà Billa potranno acquistare il nuovo iPhone 5 e avere un rimborso pari al 50% del prezzo del prodotto, in buoni acquisto utilizzabili in tutti i punti vendita Billa.
iPhone 5 sarà acquistabile al prezzo di 728 € e insieme al prodotto il cliente riceverà 364 € di buoni acquisto Billa: i coupon saranno in tutto 14 suddivisi in tagli da 26 € l’uno per un totale di 364 € da utilizzare per la spesa familiare (sono esclusi dalla promozione giornali, riviste, ricariche telefoniche, pay tv, farmaci, spumanti e champagne, superalcolici e contributi economici per il ritiro dei regali delle collection). I buoni potranno essere utilizzati dal 14 Marzo al 14 Settembre 2013 su una spesa minima di 52 €.
Il modello contemplato dall’offerta è quello base da 16 GB, ma non è chiaro in quali colorazioni, o anche solo se saranno tutte disponibili.
A parte questo, tuttavia, c’è un’altra ragione che ci impensierisce e che ci sembra doveroso condividere con voi. A maggio 2012 il gruppo MQM, società operativa nel campo della grande distribuzione alimentare e proprietaria della catena Billa di alcuni punti vendita della catena, è stata oggetto di alcuni arresti nel top management con le accuse di bancarotta, appropriazione indebita e riciclaggio. Sul sito di Rai Giornale Radio si legge:
Crack da 220 milioni per i supermercati Billa. Finiti in carcere i responsabili del fallimento della società che gestiva la catena di supermercati, uno dei più noti nel settore della grande distribuzione. La Guardia di Finanza di Milano ha scoperto una colossale truffa che ha costretto alla chiusura numerosi supermercati e messo sul lastrico centinaia di lavoratori.
Fino ad oggi molti utenti qua e là sul Web raccontano esperienze per lo più positive, ma state in campana. Abbiamo contattato il call center Billa e ci è stato assicurato che i punti vendita attualmente aperti continueranno a praticare l’offerta pubblicizzata nei volantini, ciononostante è chiaro che sarebbe meglio usare la massima circospezione. Forse si può limitare i rischi al minimo consumando tutto il credito il 14 marzo stesso. O forse, abbiamo semplicemente impedito che qualche lettore incappasse in una trappola. Il nostro compito consiste nel fornirvi l’informazione più completa possibile: la scelta finale ora è vostra.
Aggiornamento:
Pubblichiamo qui di seguito la mail appena giunta in redazione del portavoce Billa:
In merito al fallimento del gruppo della grande distribuzione Mqm, il Gruppo REWE / BILLA intendono precisare la propria estraneità ai fatti recentemente accaduti e si dichiarano parte lesa.
Il Gruppo REWE / BILLA intendono altresì precisare che i propri rapporti con il gruppo Mqm e i fatti ad esso riconducibili risalgono al 2008, quando Mqm era un affiliato dell’insegna Standa, appartenente al Gruppo REWE.
Il Gruppo REWE/ BILLA ribadiscono la volontà di continuare a essere presente sul mercato italiano della grande distribuzione, attraverso il marchio BILLA.