Lo U.S. Customs and Border Protection (CBP), la polizia di controllo doganale degli Stati Uniti, ha bloccato all’aeroporto JFK un carico di auricolari OnePlus Buds. Credevano si trattasse di AirPods tarocche.
L’hanno pure cinguettato giulivi, con tanto di prove fotografiche:
“Gli ufficiali della CBP hanno appena sequestrato 2.000 Apple AirPods contraffatti provenienti da Hong Kong, per un valore di 398.000$ se fossero state autentiche.”
Immaginate lo stupore degli utenti, quando si sono accorti che questi AirPods farlocchi in realtà non erano cloni, ma la linea ufficiale di auricolari true wireless di OnePlus; cosa che tra l’altro era scritta a chiare lettere anche sulla confezione rosso sgargiante.
Il social media marketing team di OnePlus USA l’ha presa a ridere, condividendo il post e commentando “hey, restituite il malloppo” seguito da un emoji sorridente. Perché è evidente che la gaffe sia frutto di un gigantesco malinteso.
D’altro canto non si può negare che gli OnePlus Buds somiglino tremendamente con gli omologhi di Cupertino, e non è nemmeno un caso isolato; anzi, diremmo che è un filone ben consolidato. Negli ultimi anni abbiamo vi abbiamo mostrato diversi cloni dei prodotti Apple, dalla copia di iPhone alla copia di Apple Watch.
Storicamente, tutti i prodotti più in voga della mela hanno sempre “fatto da musa” -per così dire- alla concorrenza, e anche con AirPods è accaduto lo stesso fenomeno. Magari, la prossima volta converrà ispirarsi un p0′ meno ad Apple, giusto per evitare malintesi.