Dopo l’inseguimento dell’etichetta dei Beatles, Apple Corps., contro la nostra Mela nei nostri tribunali, ora il giro si inverte. Non sono passati pochi giorni dalla vittoria di Apple Computer in tribunale (alla quale seguirà per altro un ricorso in appello), che a Cupertino si parla di pace e fatta, e non si vede l’ora di chiudere tutto a tarallucci, vino e… iTunes.
Prima Steve Jobs ed poi Eddie Cue, infatti, hanno affermato di non vedere l’ora di ospitare il catalogo dei Beatles (fondatori di Apple Corps) sul loro store digitale, che poi non è altro che la pietra dello scandalo per Apple Corps (che vorrebbe vietare all’azienda omonima di operare nel campo della musica, sulla base di un vecchio accordo).
A Macworld Jobs ha confessato: “Abbiamo sempre amato i Beatles, a spero che dopo aver messo alle spalle questo conflitto si possa lavorare insieme, per portare la loro musica su iTunes Music Store”. Eddie Cue, invece, ricorda: “Attualmente i Beatles non sono disponibili in formato digitale da nessuna parte, ma prima o poi accadrà. Faremo di tutto perché ciò avvenga su iTunes”. La stessa Apple Corps. ha ammesso, durante il processo, di essere impegnata a rimasterizzare i brani dei Beatles ad alta qualità per gli store digitali, ma finora non si espressa nei confronti dei corteggiamenti dell’altra metà dell’altra Mela.
E se non dimentichiamo della strana vendetta di Yoko Ono nel caso dell’ultima raccolta di John Lennon, allora non è difficile prevedere che le cose non saranno facilissime per nessuno.